Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ammette la violazione del cessate il fuoco da parte di Israele. E lo fa dichiarando alla Knesset: "Ieri abbiamo visto Hamas violare palesemente l'accordo di cessate il fuoco. Con nostro dolore, due combattenti sono caduti durante il cessate il fuoco. Il Primo Sergente Itai Yavetz, che la sua memoria sia benedetta, e il Maggiore Yaniv Kula, che la sua memoria sia benedetta. Hamas ha subito sentito il peso del nostro braccio: l'abbiamo attaccato con 153 tonnellate di bombe, 153 tonnellate di bombe", ripete Netanyahu autoincensandosi per il genocidio che sta continuando a perpetrare nella Striscia. Come prevedibile, l'accordo sul "piano di pace" per Gaza non ha portato a nessuno stop delle ostilità da parte di Israele, che continua ad uccidere civili in maniera indiscriminata.
Allo stesso tempo, anche il presidente americano Donald Trump ha rilasciato delle dichiarazioni. Il tycoon, riferendosi proprio alle morti dei militari citati da Netanyahu, ha sostenuto: "Non credo che sia stata Hamas, ma c’è una certa ribellione al loro interno. Ma questo è un gruppo violento. Sono diventati molto turbolenti e hanno fatto cose che non avrebbero dovuto fare. Se continuano così, allora risolveremo la situazione, e accadrà molto rapidamente e con violenza".
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