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7 ottobre, report Idf: "Colonnello Cohen sapeva della mancanza di soldati al festival Nova ma non fece nulla, solo 2 auto della polizia per 4mila partecipanti"

L’Idf sapeva dei rischi di attacco da parte di Hamas ma decise di non intervenire, come anticipato da Il Giornale d'Italia, e lasciò il festival Nova indifeso: oltre 378 vittime e decine di rapimenti il 7 ottobre 2023

03 Settembre 2025

Israele, l'impasse del colonnello Idf Cohen a conoscenza della mancanza di sicurezza al festival Nova del 7 ottobre 2023, ma non lo segnalò

Sono sempre di più i segnali che Israele fosse a conoscenza degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, come anticipato da Il Giornale d'Italia. L'ennesima prova viene direttamente da un colonnello dell'Idf, Haim Cohen, che, secondo un report interno all'esercito, sapeva benissimo delle falle nel sistema di sicurezza del festival Nova vicino a Re'im, uno dei target dell'offensiva. Pur notando pochissimi uomini e strumenti per presidiare il festival, vero e proprio punto sensibile, non ha segnalato la situazione ai suoi superiori, portando alla morte di 387 persone.

7 ottobre, report Idf: "Colonnello Cohen sapeva della mancanza di soldati al festival Nova ma non fece nulla, solo 2 auto della polizia per 4mila partecipanti"

Il massacro del festival Nova, vicino a Re’im, ha messo in luce la responsabilità delle Forze di Difesa israeliane nel non aver prevenuto la tragedia, pur avendo informazioni precise sulla minaccia imminente. Secondo un’indagine interna dell’Idf, il colonnello Haim Cohen, comandante della brigata settentrionale della divisione di Gaza, arrivò nell’area circa un’ora prima dell’attacco, notando la presenza di oltre 4 mila partecipanti e appena due veicoli di polizia a presidiare il sito. Nonostante gli avvisi ricevuti nelle ore precedenti sul movimento anomalo di Hamas, Cohen non prese alcuna misura di sicurezza supplementare né valutò la sospensione dell’evento.

Il rapporto evidenzia come la mancata discussione del festival nelle riunioni notturne sia stata un grave errore, poiché un’analisi più attenta avrebbe potuto portare alla sua cancellazione. Cohen, che aveva firmato l’autorizzazione preventiva allo svolgimento del festival, sostenne di non avere a disposizione il quadro completo dell’intelligence, ma nelle conversazioni con altri ufficiali ammise di aver percepito una falsa sensazione di sicurezza osservando alcune pattuglie, insufficienti a proteggere migliaia di civili.

Molti reparti militari sul terreno non erano nemmeno a conoscenza dell’esistenza dell’evento, un’informazione che Cohen stesso aveva constatato poche ore prima dell’attacco. Il risultato fu devastante: 378 persone uccise e 44 rapite, rendendo il festival Nova il più sanguinoso della giornata del 7 ottobre.

L’indagine interna sottolinea un quadro inquietante: le Ifd avevano indicazioni chiare sulla possibile escalation, ma scelsero di ignorarle, lasciando la popolazione civile esposta alla violenza. Cohen continuò a combattere nei giorni successivi, ma fu rimosso dall’incarico a dicembre 2024 dal capo di stato maggiore Herzi Halevi e pochi mesi dopo annunciò il suo congedo. L’Idf non ha rilasciato commenti ufficiali sul rapporto, mentre la comunità internazionale continua a interrogarsi sulla mancata protezione dei civili palestinesi e israeliani in quella tragica giornata.

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