14 Dicembre 2025
Griglia energetica della Coscienza (fonte: Analysis and Assessment of Gateway Process, Wikisource)
Ma lo sai che esiste un documento che, tenuto nascosto per decenni negli archivi della CIA, ancora oggi, ad oltre quarant’anni dalla sua stesura, continua a far discutere scienziati e appassionati di misteri? Si chiama Gateway Process e faresti bene a sapere cos’è e perché sembra così importante.
È il 1983, quando un analista della CIA viene incaricato di studiare le tecniche del Monroe Institute, un centro privato, specializzato in stati alterati della Coscienza, e di redigere un resoconto. Secondo quest’ultimo, la mente umana non si limiterebbe a elaborare e rielaborare gli stimoli provenienti dai nostri sensi, ma opererebbe come un vero e proprio sistema olografico, capace di interagire con un campo informativo più vasto, addirittura universale. In altri termini, la mente umana è caratterizzata da una coscienza in grado di estendersi oltre i limiti convenzionali di tempo e spazio, operando in una modalità più ampia e integrata.
Entrando nel dettaglio, il rapporto afferma che usando delle frequenze sonore per sincronizzare i due emisferi cerebrali e guidando il soggetto dell’esperimento in stati di profondo rilassamento, il soggetto stesso accederebbe con maggior facilità a stati alterati della coscienza fino ad arrivare a percezioni extrasensoriali e addirittura all’uscita dal corpo. Il tutto per fini militari. In un clima di Guerra Fredda, poter studiare l’avversario attraverso tecniche, quali visualizzazioni da remoto o uscite dal corpo, senza essere scoperti e, pertanto, senza incorrere in nessun pericolo, avrebbe consentito agli USA - secondo il resoconto - di conseguire innumerevoli vantaggi.
Ora, al di là della veridicità o meno delle informazioni contenute nel report, c’è da chiedersi perché il documento sia diventato virale e perché proprio ai giorni nostri, vale a dire a decenni e decenni di distanza dalla sua elaborazione. La risposta, molto probabilmente, risiede in questo dato: in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale dilaga e il corpo sembra acquisire maggior importanza della mente, l’idea che dentro ognuno di noi esista molto più potenziale di quello effettivamente impiegato non può di certo passare inosservata. Se la mente può essere allenata tanto quanto il corpo, allora la lezione da trarre è ancora più semplice di quanto crediamo: il potere nascosto della mente non sarebbe affatto qualcosa di soprannaturale ma, piuttosto, alla portata umana.
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