30 Maggio 2025
Alberto Stasi (foto LaPresse)
La Procura generale di Milano ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale di sorveglianza che, poche settimane fa, ha concesso la semilibertà ad Alberto Stasi. Secondo la Procura, il provvedimento dovrebbe essere revocato a causa della mancata autorizzazione per un’intervista rilasciata a Le Iene durante un permesso premio. L’avvocato di Stasi, Giada Bocellari, non ci sta: “Nessuna violazione, siamo tranquilli”.
L’intervista, andata in onda lo scorso 30 marzo, è stata registrata il 22 marzo 2025 durante un permesso concesso per un ricongiungimento familiare. Secondo la Procura, guidata da Francesca Nanni e con la sostituta pg Valeria Marino, la mancata richiesta di autorizzazione alla magistratura di sorveglianza rappresenterebbe una violazione che avrebbe dovuto incidere sulla valutazione della concessione della semilibertà.
Diversa la posizione del Tribunale di sorveglianza, che aveva accolto la richiesta dei legali di Alberto Stasi l’11 aprile, dopo che l’uomo aveva già ottenuto nel 2023 il beneficio del lavoro esterno come contabile in un’azienda milanese. Dal 28 aprile, con l’entrata in vigore della misura, Stasi può uscire dal carcere ogni giorno, per oltre dodici ore, rientrando la sera a un orario stabilito.
A smentire l’ipotesi di irregolarità è stato lo stesso direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, che ha chiarito: “L'intervista che il detenuto ha rilasciato alla trasmissione Tv Le Iene, andata in onda il 30 marzo del 2025, è stata registrata durante il permesso premio in data 22 marzo 2025 e non si sono rilevate, pertanto, infrazione alle prescrizioni”.
La stessa linea è stata seguita nell’ordinanza firmata dai giudici Caffarena, Gentile e 2 esperti, che hanno accolto la documentazione presentata dalla difesa, tra cui le relazioni positive dell’equipe carceraria, e hanno evidenziato come Stasi, in carcere da 10 anni dopo la condanna definitiva del 2015, pur proclamandosi sempre innocente, abbia mostrato “un comportamento in linea con l'accettazione della condanna” e “ha sempre manifestato empatia e sofferenza” verso la vittima.
L’avvocata di Stasi, Giada Bocellari, ha commentato così la notizia del ricorso in Cassazione: “Si tratta dell'unica intervista che ha fatto a Le Iene. La Procura ha impugnato, siamo tranquilli, tutto è stato già ampiamente chiarito sia dal carcere che anche dal tribunale di sorveglianza”. La difesa, fin dall’inizio, ha ribadito di aver ottenuto le necessarie autorizzazioni.
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