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Famiglia nel bosco, tutrice Palladino e curatrice Bolognese: “No al ricongiungimento dei 3 bimbi con genitori, è troppo presto"

La tutrice Palladino e la curatrice speciale Bolognese hanno espresso il loro parere negativo sul ricongiungimento dei 3 bimbi con genitori: "È troppo presto". Il parere non è vincolante per i giudici del Tribunale dei Minori che in questi giorni dovranno esprimersi sul ricongiungimento dei minori con i genitori

06 Dicembre 2025

Famiglia nel bosco, tutrice Palladino e curatrice Bolognese: “No al ricongiungimento dei 3 bimbi con genitori, è troppo presto"

Catherine e Nathan, Fonte: Facebook @edgardogulotta

La tutrice Maria Luisa Palladino e la curatrice speciale Marika Bolognese hanno espresso un parere negativo sul ricongiungimento, ritenendo insufficiente la settimana di osservazione trascorsa nella struttura protetta di Vasto. Il parere non è vincolante per i giudici che in questi giorni dovranno esprimersi sul ricongiungimento dei minori con i genitori. Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila non ha ancora sciolto la riserva. 

Famiglia nel bosco in Abruzzo, parere negativo della tutrice sul ricongiugimento

Il caso della coppia formata da Catherine Birmingham, 45 anni, e Nathan Trevallion, 51 anni – che viveva con i tre figli in un’area boschiva dell’Abruzzo – rimane complesso ma, secondo i loro avvocati, non privo di segnali positivi. I legali sottolineano infatti che la famiglia ha collaborato fin dall’inizio con l’autorità giudiziaria e che "sta facendo tutto ciò che è stato richiesto per ristabilire una piena fiducia". Nel corso dell’udienza, Palladino e Bolognese hanno ribadito che la permanenza dei minori nella comunità è ancora troppo breve per valutare se le criticità siano realmente superate. L’ordinanza di allontanamento, datata 20 novembre, prevedeva il collocamento dei bambini in comunità e la sospensione della responsabilità genitoriale dopo la mancata osservanza di alcune prescrizioni.

Tuttavia, secondo gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas, proprio l’ingresso nella struttura protetta avrebbe permesso ai piccoli di stabilizzarsi e ai genitori di avviare un percorso più strutturato, volto a dimostrare la propria idoneità. In aula avrebbero ricordato che la decisione finale dovrebbe tener conto anche del forte legame familiare e del fatto che "i bambini chiedono costantemente di rivedere mamma e papà". Il parere delle curatrici resta non vincolante. Nei prossimi giorni i giudici del Tribunale per i minori valuteranno la richiesta di revoca dell’allontanamento.

Intanto, martedì è attesa la visita del console australiano alla struttura protetta di Vasto, un passaggio considerato importante dai difensori dei genitori, che confidano possa contribuire a un clima più sereno attorno alla vicenda. L’udienza davanti alla Corte d’Appello civile, fissata per il 16 dicembre, rappresenta un’ulteriore tappa alla quale la famiglia potrebbe fare riferimento in caso di mancato ricongiungimento immediato.

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