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Tatiana Tramacere, Gheormescu motiva la scomparsa: "Ho tutelato le sue scelte, i sentimenti non mi hanno fatto cogliere le conseguenze" - VIDEO

In una prima dichiarazione pubblica rilasciata dopo il ritrovamento della 27enne, Gheormescu ha sottolineato come non si sia trattato né di suicidio né di sequestro di persona, ma di allontanamento volontario. Ha poi chiesto pubbliche scuse su quanto accaduto

05 Dicembre 2025

"Ho voluto tutelare Tatiana nelle sue scelte personali di cambiare vita(...) Tra di noi c'è affettoIo non ho obbligato Tatiana a rimanere, era anche sua volontà farlo".

Tatiana Tramacere, Gheormescu motiva la scomparsa: "Ho tutelato le sue scelte, i sentimenti non mi hanno fatto cogliere le conseguenze" - VIDEO

Sono queste le parole riferite ai microfoni dei giornalisti dal 30enne Dragos-Ioan Gheormescu, coinvolto nella sparizione della 27enne Tatiana Tramacere ritrovata viva proprio nella casa di lui, dove la ragazza avrebbe voluto riparare per prendersi una "pausa di riflessione" dal mondo e dalla quotidianità. Gheormescu, accusato di sequestro e inizialmente indagato per istigazione al suicidio, avrebbe dunque - secondo le dichiarazioni rilasciate all'Arma e poi avvalorate anche dalla 27enne - assecondato la "volontà" di Tatiana, "non obbligandola a restare" ma piuttosto "tutelandola nelle sue scelte personali di cambiare vita".

Ai microfoni dei giornalisti, limitandosi a leggere un comunicato, il muratore 30enne Gheormescu ha dunque ribadito che non si tratta né di suicidio, né di sequestro di persona, quanto piuttosto di allontanamento volontario di Tatiana che voleva "sparire" momentaneamente riparando a casa della persona di cui si fidava di più. "Questa notte presso il comando dei carabinieri di Lecce ho riferito tutti i fatti che riguardano la mia persona e la scomparsa di Tatiana" ha iniziato a leggere Gheormescu, "confermo che il forte sentimento reciproco tra me e Tatiana, che si è consolidato di fatto in questi giorni, non mi ha fatto ben comprendere le conseguenze, anche di natura pubblica, derivanti da questa nostra avventura, che ripeto era di comune accordo". Dalle dichiarazioni si evince come quella tra i due non fosse propriamente amicizia, ma piuttosto una relazione sentimentale.

Poi, chiedendo scusa: "Sono profondamente rammaricato. Anche alla luce della giornata di ieri e degli interventi degli organi di polizia, chiedo scusa ai genitori e ai parenti di Tatiana ai militari dell’Arma e ai magistrati e a tutta la comunità di Nardò. E alla signora Teresa e ai suoi figli, proprietari della casa dove dimoro. Abbiamo trascorso questi undici giorni bene. Sereni. Tra di noi c’è affetto".

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