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Garlasco, Alberto Stasi dopo riapertura caso: “Mai conosciuto Sempio, io innocente e senza pesi sulla coscienza” – VIDEO

Dopo la notizia della riapertura del caso, Alberto Stasi è carico di emozione e speranza e ribadisce la sua posizione di innocente

31 Marzo 2025

La condanna definitiva a 16 anni per Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi, aveva chiuso – almeno formalmente – il processo per l’omicidio della giovane, avvenuto il 13 agosto 2007. Ma ora, a distanza di 18 anni, ecco un nuovo sviluppo: l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara.

Alberto Stasi dopo riapertura caso: “Mai conosciuto Sempio, io innocente e senza pesi sulla coscienza”

Sempio era già stato indagato in passato, ma il procedimento era stato archiviato. Oggi, tuttavia, la Procura di Pavia torna a puntare l’attenzione su di lui: si ipotizza che alcune tracce di DNA rinvenute sulla scena del crimine possano appartenergli. L’uomo, che quel giorno chiamò per tre volte casa Poggi, si è detto sereno, così come la sua famiglia: “Non abbiamo nulla da temere”.

Nel frattempo, Alberto Stasi torna a parlare pubblicamente. Lo ha fatto nell’ultima puntata de Le Iene, interamente dedicata al delitto di Garlasco, dove ha ribadito la propria innocenza con toni pacati ma fermi: “Gli innocenti non scappano. Sto vivendo tutto questo con fiduciosa attesa, anche per Chiara, perché ottenga giustizia”.

Una serenità che Stasi rivendica anche in vista del suo imminente ritorno a casa, dove potrebbe scontare gli ultimi mesi della sua pena in regime di detenzione domiciliare: “Tre anni piuttosto lunghi, però ho fatto progressi, ho iniziato a lavorare fuori, a poter vedere un po' di più la mia famiglia e quindi ad andare un po' più avanti, piccole cose però insomma”.

Sulla notizia della riapertura del caso, il suo commento è carico di emozione e speranza: “È uno tsunami di emozioni, chiamiamolo così. Quello che ho in cuore è che salti fuori la verità, che venga alla luce tutto quello che deve emergere, che non è ancora emerso e nient'altro. Io comunque tra pochi mesi potrei anche essere definitivamente a casa, quindi non sono questi pochi mesi che per me fanno la differenza, ho motivazioni più profonde insomma”.

Il sentimento che prevale, secondo le sue stesse parole, è la fiducia: “È forse un misto delle cose, è un misto di tutto, insomma, è come ti ho detto prima un po' uno tsunami, non è che si può scindere tra un'emozione piuttosto che un'altra, diciamo che forse quella che emerge di più è il senso di fiducia, di speranza che tutto possa essere chiarito e accertato”.

Rispetto ad Andrea Sempio, Stasi precisa: “No, non ci conosciamo, non l'ho mai visto, se non adesso ovviamente, è nel 2017. Era un amico del fratello e quindi anche da un punto di vista di età, insomma, totalmente strano alla mia cerchia di amicizie, di conoscenze, quindi mai visto, mai sentito”.

Infine, l’ex studente di Bocconi si dice convinto che ogni accertamento debba essere fatto con trasparenza, e senza paura: “Io sono sempre assolutamente garantista, sono anche comunque convinto che non si debba mai avere paura della verità e che quindi non ci sia motivo di sottrarsi a nessun tipo di accertamento della verità. Io sono innocente, non ho ucciso Chiara”.

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