Ponte di Crimea, Zelensky rivendica l'attentato, poi fa dietro-front: "Implicita ammissione di un crimine di guerra"
Zelensky non si accorge di aver ammesso un crimine di guerra e viene soccorso dal suo consigliere che apre alla "pista russa": ma Mosca temeva già l'attentato al Ponte: ecco tutti i tentativi difensivi testati dal Cremlino
Ilponte di Crimearappresenta l'orgoglio perMosca, con i suoi 18,1 km di lunghezza, non è soltanto il ponte più lungo d'Europa capace di unire la penisola diCrimeaannessa aMoscanel 2014 con un referendum supervisionato dall'Onu, rappresenta anche il sogno Russo nato all'inizio del XX secolo e realizzato in tempi record: solo tre anni per unire la Crimea allafederazione Russa. MaKievcon l'ex presidentePorchenkoaveva già criticato la costruzione del ponte, reo di bloccare il commercio delle navi ucraine e, dal canto loro, i russi temevano già da tempo un attentato al ponte cheIl Giornale d'Italiaaveva anticipato già l'8 agosto 2022.
Ponte di Crimea: per Mosca è un attentato, per Kiev un regalo di compleanno
Proprio nella giornata di ieri, o meglio, nella mattinata dopo le 6:04 quando un camion auto bomba si è fatto esplodere sul ponte causando l'immancabile crollo che i giornali di tutto il mondo hanno notiziato,Kievha risposto affermando: "Buon compleanno Putin". Ma il leader del Cremlino ha analizzato il quadro in maniera razionale e, dal Ministero dei trasporti di Mosca, sono emerse dichiarazioni che hanno immediatamente rasserenato gli animi: "Il danno c'è, ma non è letale".
Il traffico ha ripreso regolarmente il giorno dopo, chiudendo soltanto la parte del ponte che era interessata dal crollo su cui peraltro stava indagando una nuova divisione dei servizi segreti russi, deputata a fare luce sulle modalità con cui è stato condotto quello che per Mosca è un vero e proprio attentato.
E mentre a Mosca c'è un cambio di guardia, Putin nomina serghei Surovikin nuovo comandante in Capo dell'esercito russo.
Ponte di Crimea: quanto è credibile la "pista russa"?
Intanto un generale ucraino si rallegra del sabotaggio del ponte di Crimea affermando che questo avrebbe influito su rifornimenti per la città di Kherson in mano ai russi e che gli ucraini stanno cercando di recuperare benché fosse stata annessa mediante il referendum terminato il 27 settembre 2022 e la cui annessione è stata formalmente sottoscritta il 30 settembre 2022 da Vladimir Putin.
E a quel punto che entra in gioco il consigliere di Zelenskyche affida direttamente alle agenzie di stampa ucraine filogovernative la sua dichiarazione vale a direMikhail Podolyak, che lo corregge all'istante dicendo che "sono stati i russi": secondo l'analisi del consigliere di Kiev,i russi dopo aver sabotato il nord stream avrebbero anche sabotato il loro stesso Ponte, simbolo di orgoglio e di rinascita, oltre che di realizzazione di un progetto nato nella mente di sognatori all'inizio del ventesimo secolo e realizzato in tempi record in soli tre anni e mezzo nel 2019 che lo stessoVladimir Putin ha inaugurato sei mesi prima dell'apertura, alla fine del 2018 guidando personalmente a tutta velocità un camion per tutta la lunghezza del viadotto.
Ponte di Crimea: Zelensky non si accorge di aver ammesso un "crimine di guerra"
I russi temevano già da tempo un attentato: il 3 luglio scorso infatti testarono la nebbia difensiva nel tentativo di occultare dal satellite il ponte: evidentemente avevano pensato che l'intelligence americana, come in altre occasioni del conflitto, potesse guidare gli ucraini a compiere azioni militari fornendo il vantaggio satellitare. E infatti l'ipotesi è che il drone subacqueo, capace di sincronizzare il camion con il treno merci di passaggio, fosse stato sincronizzato proprio con indicazioni satellitari.
Ma il sabotaggio del ponte di Crimea ha creato tre morti civili ed è qui che nasce la gaffe diVolodymyr Zelensky. Infatti rallegrarsi per quest'azione militare equivale ad ammettere un crimine di guerra in quanto il ponte è un obiettivo civile poiché in uso a civili e quindi compiere un'azione militare di questo tipo equivale a commettere un crimine di guerra.
Per condire meglio questa narrativa,il ministro degli Esteri di Kievha inoltre detto che oltre al cambio di guardia voluto da Putin,a Mosca ci sarebbero truppe di militari pronte a sorvegliare la città per un probabile golpe. Nessuna smentita da parte di Mosca e nessuna conferma ma sicuramente non si è verificata la dichiarazione di Stato di emergenza che secondo il ministro degli Esteri ucraino sarebbe dovuta essere stata pronunciata entro oggi.
Un tentativo di lasciare nell'oblio un probabile crimine di guerra? Difficile da quando il Ministero dei trasporti Russo ha trovato un video che dimostra l'utilizzo di un drone subacqueo radiocomandato che avrebbe sincronizzato il camion autobomba con il probabile sabotaggio. E adesso le indagini dei servizi segreti si muovono tutto su questa pista: va trovato il drone radiocomandato, analizzate le immagini dell'imbocco del camion all'interno del viadotto e poi va fatta la somma dei dati ricevuti.