23 Dicembre 2025
È morto il capo di Stato maggiore dell’esercito libico, Mohammed al-Haddad in un schianto aereo avvenuto in Turchia, nei pressi di Ankara. Il jet privato su cui viaggiava si è schiantato contro la collina di Selamalmaz poco dopo il decollo dall’aeroporto di Ankara Esenboga, mentre era diretto a Tripoli. A bordo si trovavano 5 persone, tutte rimaste uccise nell’incidente. Le autorità turche parlano di una possibile avaria tecnica. Tra le ipotesi al vaglio, un guasto al sistema elettrico del velivolo.
L’aereo che trasportava la delegazione libica si è schiantato sulla collina di Selamalmaz, a 2 chilometri a sud del villaggio di Kesikkavak, nel distretto di Haymana, nei pressi di Ankara. Il jet era diretto a Tripoli e, secondo quanto riferito dai media turchi, avrebbe subìto un guasto al sistema elettrico immediatamente dopo il decollo dall’aeroporto della capitale turca, inviando un segnale di allarme mentre tentava di rientrare per un atterraggio di emergenza.
Durante le operazioni di scarico del carburante si sarebbe verificata un’esplosione. Non è ancora chiaro se l’esplosione sia avvenuta in volo o al momento dell’impatto con il suolo. Le squadre di soccorso hanno localizzato i rottami del velivolo nei pressi del distretto di Haymana, nella provincia di Ankara. L’area è stata immediatamente isolata e le autorità turche hanno avviato le operazioni di recupero e gli accertamenti tecnici per chiarire le cause dell’incidente.
Dopo le prime notizie diffuse dai media locali, è arrivata la conferma ufficiale delle autorità turche. "I resti dell'aereo decollato dall'aeroporto di Ankara Esenboga e diretto a Tripoli sono stati rinvenuti dalla nostra gendarmeria a due chilometri a sud del villaggio di Kesikkavak, nel distretto di Haymana", ha fatto sapere il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya, su X. A bordo del velivolo c'erano 5 persone, tra cui il capo di Stato maggiore dell'esercito libico, il generale Mohamed al-Haddad, una delle figure militari più importanti del Paese africano. Tutti i componenti della delegazione libica sono morti.
Al-Haddad era il massimo comandante militare della Libia occidentale e ha svolto un ruolo cruciale negli sforzi in corso, mediati dalle Nazioni Unite, per unificare l’esercito libico, diviso al pari delle istituzioni del Paese. La sua morte rappresenta un duro colpo per il fragile equilibrio politico e militare libico.
Le autorità turche avevano inizialmente dichiarato di aver perso il contatto radar con un Falcon con a bordo cinque persone subito dopo il decollo da Ankara in direzione Tripoli. "Alle 20.52 (le 18.52 in Italia) è stato perso il contatto con il jet privato Falcon 50, numero di coda 9H-DFJ, decollato dall'aeroporto di Ankara Esenboga alle 20.10 per Tripoli. Una richiesta di atterraggio d'emergenza è stata ricevuta nei pressi di Haymana. Tuttavia, il contatto con l'aereo non è stato successivamente ripristinato", avevano riferito le autorità turche, prima della scoperta dei rottami.
Il primo ministro libico Abdul-Hamid Dbeibah ha confermato la morte del capo di Stato maggiore e di altre 4 persone, definendo l’accaduto "un tragico incidente". La delegazione libica stava "rientrando da una visita ufficiale ad Ankara" e, secondo Dbeibah, la scomparsa di al-Haddad rappresenta una "grande perdita" per la Libia, sia sul piano militare che istituzionale.
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