02 Marzo 2023
Non sei sola. Lasciati aiutare. Prosegue a Milano l’iniziativa lanciata da McDonald’s lo scorso novembre a Roma per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne e far conoscere il più possibile gli strumenti a supporto delle vittime.
Alla presenza di Diana Alessandra De Marchi, Consigliera Delegata al Lavoro e Politiche Sociali della Città Metropolitana di Milano, di Elisa Ercoli, Presidente dell’Associazione Differenza Donna, di Delia Ciccarelli, Corporate Relations Director McDonald’s Italia e di Lamberto Nicola Giorgio Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, McDonald’s ha ribadito il suo impegno concreto nel contrasto alla violenza sulle donne, ponendosi come amplificatore di un messaggio dal forte impatto sociale.
Da oggi, infatti, nei bagni di tutti i ristoranti McDonald’s della Città metropolitana di Milano saranno affissi degli adesivi che ricordano alle donne che dovessero trovarsi in contesti di violenza l’esistenza del 1522, il numero nazionale gratuito - finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità̀ presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - che tutti i giorni, 24 ore su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Un modo per favorire la conoscenza dell’iniziativa mettendo a disposizione 71 ristoranti, che ogni giorno accolgono 100.000 cittadini e che possono svolgere un’importante funzione di volano di comunicazione per un messaggio che deve poter raggiungere quante più persone possibili.
Dal 1° luglio 2020, il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522 è gestito da Differenza Donna con l’obiettivo di sviluppare un'ampia azione di sistema per l'emersione e il contrasto alla violenza dentro e fuori le mura domestiche. Guardando solo alla città di Milano, si registrano da 100 a oltre 130 casi al mese. Nei Pronto Soccorso dei 28 presidi ospedalieri dell’area metropolitana milanese, gli accessi di persone vittime di violenza di genere sono sensibilmente aumentati lo scorso anno, come emerge dai dati dell’Ats Milano. Nei primi nove mesi del 2022, infatti, l’Agenzia di Tutela della Salute aveva già registrato 1065 casi. Nel 2019 erano arrivati a sfiorare quota 1300, mentre nel successivo biennio 2020-2021, con il crollo degli accessi in Ps a causa della pandemia, il dato si attestava comunque attorno a quota mille. Per quasi il 20% si trattava di abusi sessuali su adulti (210 casi), per l’8% su minori (84 casi). Un dato che sembra purtroppo confermare il trend registrato dalla Prefettura di Milano nel 2021: 285 violenze sessuali, cresciute del 6,74% rispetto alle 267 del 2019 e le 276 nel 2020. Un incremento che nel decennio dal 2011 al 2021 si attesta al 4,40% (mediamente da 273 a 285). Nel 2022 i soli presidi ospedalieri di Milano Città hanno accolto 259 vittime di violenza di genere senza violenza sessuale, pari al 33,5% del totale (771 casi) registrato in tutte le strutture territoriali che fanno capo a Ats Milano.
Grande la soddisfazione della Consigliera Delegata al Lavoro e Politiche Sociali della Città metropolitana di Milano, Diana Alessandra De Marchi, sempre in prima linea nelle politiche di parità e contrasto alla violenza di genere: “Il tema della violenza sulle donne va affrontato con determinazione su più fronti, sensibilizzando il più possibile uomini e donne affinché si generi una nuova cultura incentrata sul rispetto reciproco e sulla parità – afferma – Credo convintamente che di questa tematica non se ne parli mai abbastanza, purtroppo molte donne subiscono ancora senza chiedere aiuto, soprattutto quando l’abuso si perpetua in ambito familiare. Come istituzioni è nostro compito favorire una cultura diffusa della non violenza e del rispetto, e sostenere attivamente iniziative come questa, sfruttando tutte le sinergie possibili. Ringrazio quindi McDonald’s per la sensibilità mostrata e per questo progetto che la Città metropolitana di Milano è fiera di sostenere. Dobbiamo diffondere più possibile il numero nazionale gratuito 1522, a cui rivolgersi in caso di maltrattamento. E questo è uno splendido esempio di come si possano trovare modalità alternative per raggiungere insieme il nostro obiettivo comune: non lasciare le vittime sole ed eliminare la violenza degli uomini contro le donne. Finché ciò non avverrà, credo sia necessario continuare a parlarne ed agire”.
“La campagna di McDonald’s per la diffusione del numero 1522, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e gestito da Differenza Donna, è un concreto aiuto alle donne e giovani donne e a chiunque voglia aiutarle ad uscire dalla violenza. Diffondere il numero 1522 significa mettere in contatto le donne che stanno subendo violenza con i Centri antiviolenza che sono lo strumento per essere ascoltate, sostenute e soprattutto protette veramente nel momento in cui decidono di uscire dalla violenza subita. Quest’iniziativa è doppiamente importante se si pensa a quanti giovani e persone di diverse culture e provenienze frequentino i ristoranti McDonald’s. Raggiungere le donne e le ragazze con un’iniziativa così, vuol dire anche salvare loro la vita”, ha commentato Elisa Ercoli, Presidente dell’Associazione Differenza Donna.
“Il nostro impegno a contrasto della violenza sulle donne, partito da Roma lo scorso novembre, continua coinvolgendo oggi Milano. Con la nostra presenza nella Città metropolitana di Milano – dove contiamo 71 ristoranti – possiamo considerarci un vero e proprio “media” e contribuire concretamente nella diffusione di un servizio fondamentale come quello del Numero Nazionale 1522”, ha commentato Delia Ciccarelli, Corporate Relations Director di McDonald’s Italia. “Anche un gesto semplice ma concreto, come quello di affiggere un adesivo nei nostri ristoranti di Milano e provincia, può avere un grande impatto. Come azienda presente su tutto il territorio italiano e con oltre 1 milione di clienti ogni giorno abbiamo, infatti, la responsabilità e il dovere di supportare queste attività e giocare un ruolo importante nel comunicare temi così urgenti”.
Delia Ciccarelli, Corporate Relations Director McDonald’s Italia, e Valentina Fossa, Chief People Officer di McDonald’s Italia hanno spiegato:
“Il nostro è un impegno forte con una soluzione molto semplice. Abbiamo creato in collaborazione con il 1522 e con le istituzioni che ci hanno aiutato un adesivo antiviolenza che reca l’indicazione del 1522 e un qrcode che se inquadrato può indirizzare ai centri antiviolenza di Milano. Grazie all’impegno di De Marchi e Bertolè oggi siamo in grado di estendere questa iniziativa che è partita da Roma anche a Milano.
Abbiamo così la possibilità di coinvolgere tantissimi consumatori su un tema importante. L’obiettivo è estendere questa iniziativa a tutte le città italiane. C’è sempre più bisogno di sensibilizzazione con iniziative semplici e facili come questa.
Siamo davvero convinti che portare la cultura del rispetto del genere e dell’antiviolenza soprattutto su un pubblico di giovanissimi perché ci auguriamo che le nuove generazioni possano fare la differenza.
Teniamo moltissimo alla sicurezza e alla salute dei nostri dipendenti, sottolinea, sui nostri ristoranti il 61% dei nostri dipendenti sono donne e se penso a Milano arriviamo al 63%. Se guardo la fascia di popolazione sopra i 25 anni arriviamo a un dato del 72% dei dipendenti donna. Questo dato è importante perché testimonia come il lavoro in McDonald’s ben si concilia con la vita delle nostre dipendenti. Parleremo sempre di più al femminile andando ad estendere la quota di genere a tutti i livelli aziendali”.
Elisa Ercoli, Presidente dell’Associazione Differenza Donna, ha spiegato:
“Il 1522 è il numero al cui tutte le donne che stanno subendo situazione di violenza, tutti i bambini, i parenti o gli amici che stanno assistendo a situazioni di violenza possono chiamare per avere sostegno. Prima di tutto le donne hanno bisogno della certezza di sapere cosa succede quando si esce da una situazione di violenza, quali sono i percorsi alternativi possibili. L’obiettivo è avere un deterrente per contrastare il femminicidio attraverso la consapevolezza delle donne che contattano il 1522. Un altro strumento importante è il contatto con la rete antiviolenza, fondamentale sia per i centri antiviolenza distribuiti sul nostro territorio, sia per i contatti con le forze dell’ordine e la magistratura. Grazie quindi a McDonald’s per diffonderlo, in particolar modo a un pubblico di giovanissimi che sono per noi strategici perché sono il motore di un grande avanzamento culturale”.
Luisa Adami, General Counsel & Franchising Director McDonald’s Italia, ha sottolineato:
“Vogliamo fare la differenza attraverso partnership con le istituzioni locali perché più della metà delle dipendenti che lavorano in McDonald’s sono donne e nei ristoranti si colgono molti atteggiamenti, sfumature. E qui che possiamo dare un aiuto, anche solo fornendo un numero che può però cambiare la vita di tante donne. Abbiamo più di 650 ristoranti in Italia e abbiamo un piano ambizioso di aperture, pensate che nel 2022 abbiamo aperto 40 nuovi ristoranti”.
Nicola Antonacci, Licenziatario Milano e Presidente Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald’s, ha detto:
“Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald’s è attiva in Italia da quasi 25 anni e gestisce dei programmi di accoglienza in tutta Italia. I nostri programmi sono 8 dislocati in tutta Italia, lavoriamo con le eccellenze pediatriche tra le più importanti di Italia Abbiamo recentemente inaugurato a Firenze il secondo programma di accoglienza all’interno dell’Ospedale dei Careggi dove abbiamo riaperto l’accoglienza nel reparto di terapia intensiva neo natale. A Milano abbiamo un progetto importante: una grande casa Ronald’s che sorgerà in Via Paolo Sarpi che contiamo di inaugurare nel 2025”.
Magdalena Neuman, Regional Nord di McDonalds:
“McDonald’s ha nel suo core il sostegno alle comunità e al sociale. I licenziatari dell’aria nord sono particolarmente proattivi nello sviluppo dei progetti e delle attività sul territorio che coinvolgono le persone valorizzando la loro potenzialità con iniziative per il sociale e l’ambiente. Iniziative che favoriscono la consapevolezza e la condivisione di competenze e conoscenze”
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