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Poste Italiane rafforza la quota in TIM salendo al 27,32% con l’acquisto del 2,51% da Vivendi per €187 milioni; superata la soglia OPA

L’operazione riguarda 384 milioni di azioni ordinarie e prevede la cessione delle quote eccedenti entro 12 mesi, mentre Poste si asterrà dal voto sulle azioni in surplus

11 Dicembre 2025

Poste Italiane rafforza la quota in TIM salendo al 27,32% con l’acquisto del 2,51% da Vivendi per 187 milioni di euro; superata la soglia OPA

Matteo Del Fante, Amministratore delegato di Poste Italiane

Poste Italiane rafforza ulteriormente la propria presenza in Telecom Italia (TIM) attraverso l’acquisizione dell’intera partecipazione residua detenuta da Vivendi, pari al 2,51% delle azioni ordinarie, equivalenti a 384.099.915 titoli. L’operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane nella seduta dell’11 dicembre 2025, consente al gruppo di salire dal precedente 24,81% al 27,32% del capitale ordinario di TIM, quota che rappresenta il 19,61% del capitale sociale complessivo. Il corrispettivo versato per l’acquisto è pari al prezzo di chiusura delle azioni del 10 dicembre 2025, per un totale di 187 milioni di euro, finanziati interamente tramite la cassa disponibile.

Con questa operazione viene superata una soglia rilevante ai fini della normativa sulle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie. Poste Italiane ha tuttavia dichiarato l’intenzione di avvalersi dell’esenzione prevista dall’articolo 106, comma 5, del Testo Unico della Finanza e dall’articolo 49 del Regolamento Consob n. 11971/1999. In conformità alle disposizioni vigenti, il gruppo si impegna quindi a cedere a parti non correlate le azioni eccedenti rispetto alla soglia rilevante entro 12 mesi dalla data di perfezionamento dell’operazione, astenendosi nel frattempo dall’esercizio dei diritti di voto relativi a tali titoli. Tale scelta garantisce una gestione trasparente degli equilibri societari, consentendo al contempo a Poste Italiane di consolidare la propria posizione come investitore stabile nel principale operatore italiano delle telecomunicazioni.

Il gruppo ha evidenziato come il rafforzamento della propria partecipazione in TIM risponda a una strategia di lungo periodo, orientata allo sviluppo di sinergie industriali e alla creazione di valore per l’intero ecosistema di stakeholder. Poste Italiane, infatti, mira a esercitare un ruolo attivo come azionista industriale, contribuendo all’evoluzione dell’infrastruttura digitale del Paese.

L’azienda si conferma una realtà centrale nel panorama nazionale: con 160 anni di storia, una rete di 12.800 uffici postali, circa 119.000 dipendenti e 601 miliardi di euro di attività finanziarie investite, rappresenta uno dei player più capillari e riconosciuti in Italia. Opera in settori che spaziano dai servizi postali e logistici a quelli finanziari, assicurativi, di pagamento e di telefonia, rivolgendosi a famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni. Questo profilo la rende un attore strategico nel sostegno allo sviluppo del Paese e nella gestione delle sue infrastrutture critiche.

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