Nuove immagini satellitari diffuse da centri di monitoraggio indipendenti mostrano un’intensa attività di costruzione e ampliamento nei principali siti militari e nucleari dell’Iran. Secondo le analisi, Teheran starebbe rafforzando le proprie infrastrutture strategiche in previsione di possibili nuovi attacchi o operazioni di sabotaggio, in un contesto di tensione crescente con Israele e gli Stati Uniti.
Le immagini evidenziano in particolare lavori di fortificazione e ampliamento nel complesso di Parchin, a sud-est di Teheran, un sito militare storicamente associato al programma nucleare iraniano. Nel settore noto come Taleqan-2, già collegato al progetto “Emad” – il programma di sviluppo di missili a lungo raggio – sono visibili nuovi edifici sotterranei e strutture fortificate, probabilmente progettate per resistere a bombardamenti o attacchi con droni.
Ulteriori attività sono state rilevate nei pressi di Isfahan, dove si trovano importanti impianti di arricchimento dell’uranio e di produzione di componenti per missili. Le immagini satellitari mostrano la costruzione di tunnel e magazzini sotterranei, interpretati dagli esperti come aree di stoccaggio per vettori balistici e testate convenzionali. Fonti occidentali hanno inoltre segnalato l’espansione di nuove basi missilistiche nel centro e nel sud del Paese, lungo la costa del Golfo Persico.
Secondo analisti del Middlebury Institute of International Studies, questi interventi riflettono la strategia iraniana di “profondità difensiva”: un piano per proteggere i siti più sensibili da eventuali attacchi israeliani, come quelli attribuiti negli ultimi anni al Mossad contro scienziati e strutture nucleari.
Il governo iraniano, da parte sua, non ha confermato le nuove costruzioni, ma ha ribadito che tutte le attività nucleari del Paese “sono a scopo pacifico e sotto la supervisione dell’Aiea”.