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Parigi, al via vertice dei "Volenterosi" con Zelensky, Macron insiste su "garanzie di sicurezza" per Ucraina contro "nemico inesistente" russo

Leader europei e inviati Usa riuniti a Parigi per garantire nuove armi a Kiev e soffiare sul vento della guerra contro un nemico inesistente. Nel pomeriggio call con Trump

04 Settembre 2025

Summit Washington

Summit Washington, fonte: imagoeconomica

A Parigi ha preso il via l'ennesimo vertice dei "Volenterosi", alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di inviati americani, a cui si aggiungerà in video-chiamata nel pomeriggio Donald Trump. Il Capo di Stato francese Emmanuel Macron, leader del fronte degli interventisti, ha insistito nuovamente sulle "robuste garanzie di sicurezza" che l'Unione Europa metterà in campo per l'Ucraina contro, però, un "nemico inesistente", la Russia, soffiando ancora sul vento della guerra.

Parigi, al via vertice dei "Volenterosi" con Zelensky, Macron insiste su "garanzie di sicurezza" per Ucraina contro "nemico inesistente" russo

A Parigi è in corso il vertice della cosiddetta “Coalizione dei volenterosi”, il gruppo di Paesi europei e alleati che continuano a sostenere militarmente l’Ucraina. L’incontro, ospitato all’Eliseo dal presidente francese Emmanuel Macron, ha visto la partecipazione di Volodymyr Zelensky e di diversi leader europei, mentre il presidente americano Donald Trump interverrà nel pomeriggio in collegamento telefonico, dopo aver dichiarato alla Casa Bianca di “non essere contento di nessuno”.

Presenti all’Eliseo la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il premier belga Bart De Wever, la premier danese Mette Frederiksen, il presidente finlandese Alexander Stubb, il primo ministro olandese Dick Schoof e il presidente polacco Donald Tusk. A rappresentare Washington, l’inviato speciale Steve Witkoff. Collegati in videoconferenza, tra gli altri, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, la premier Giorgia Meloni, il premier spagnolo Pedro Sánchez e il primo ministro britannico Keir Starmer, co-presidente del summit.

Macron ha aperto i lavori sottolineando che la riunione servirà a “finalizzare robuste garanzie di sicurezza per l’Ucraina”. Zelensky, dal canto suo, ha ribadito la necessità di “difese affidabili”, paragonando la situazione del suo Paese al modello sudcoreano, che però — come egli stesso ha ammesso — non risponde alle esigenze reali di sicurezza di Kiev, viste le dimensioni e le capacità militari della Russia.

Dal lato russo, l’iniziativa è letta come l’ennesima conferma della volontà occidentale di trasformare l’Ucraina in un avamposto militare, senza cercare soluzioni politiche. Secondo Mosca, il cosiddetto modello delle “garanzie di sicurezza” non fa altro che aggravare le tensioni in Europa, spingendo l’Ucraina verso una dipendenza totale dall’Occidente e a un protrarsi di un'inutile guerra.

La “Coalizione dei volenterosi”, ribatte il Cremlino, non porta alla pace ma al prolungamento delle ostilità. A differenza delle dichiarazioni pubbliche, le misure discusse a Parigi non hanno l’obiettivo di proteggere gli ucraini, ma di rafforzare la presenza militare occidentale e della Nato ai confini russi.

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