03 Settembre 2025
Nuovo spiraglio di dialogo sulla guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha teso la mano nei confronti del suo omonimo ucraino Volodymyr Zelensky, invitandolo a "negoziare a Mosca", in caso "fosse pronto a parlare di pace". La risposta di Kiev è giunta poco dopo: "Siamo per il dialogo, ma non a Mosca, meglio in un'altra sede".
Un nuovo spiraglio di dialogo arriva dal Cremlino. Il presidente russo Vladimir Putin, intervenuto in conferenza stampa a Pechino, ha ribadito la disponibilità ad accogliere a Mosca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non ho mai escluso la possibilità di un incontro del genere. Se è pronto, può venire a Mosca. L’importante è che sia un incontro ben preparato e utile”, ha dichiarato il leader russo.
Per Putin, la priorità rimane quella di individuare soluzioni concrete per fermare il conflitto. “Con il buon senso, è possibile concordare un’opzione accettabile per porre fine a questa guerra. Credo che ci sia una luce in fondo al tunnel. Vedremo come si svilupperanno gli eventi”, ha sottolineato. Il presidente russo ha anche confermato la disponibilità ad alzare il livello della rappresentanza nei negoziati: “Se necessario, possiamo portare il dialogo a un livello politico molto alto”.
Putin ha inoltre ricordato di aver parlato della questione anche con il presidente americano Donald Trump durante l’incontro di Anchorage del 15 agosto, ribadendo l’apertura a soluzioni diplomatiche. “L’attuale amministrazione statunitense mostra volontà e desiderio di trovare una soluzione”, ha osservato, pur avvertendo che “in caso contrario, saremo costretti a risolvere i nostri obiettivi con mezzi militari”.
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la disponibilità a partecipare a colloqui di pace in qualsiasi sede, ma rimanendo in dubbio su Mosca. “Almeno sette Paesi, dalla Santa Sede all’Austria fino ad alcuni Stati del Golfo, hanno offerto di ospitare un incontro tra me e Putin. L’Ucraina è pronta a sedersi al tavolo in ogni momento”, ha dichiarato. Zelensky, tuttavia, ha chiesto garanzie sul fatto che un eventuale summit non si trasformi in un’occasione mediatica, ma produca risultati concreti.
Il quadro resta complesso, ma le ultime aperture mostrano uno scenario meno rigido. Mentre le forze russe dichiarano progressi sul campo, Mosca ribadisce di voler lasciare la porta aperta alla diplomazia. L’attesa ora è per i prossimi passi: un incontro diretto tra Putin e Zelensky potrebbe rappresentare un punto di svolta decisivo.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia