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"Ucraina fuori da Nato e Ue, divisa in due parti, una alla Russia e una con Kiev neutrale": il risultato con l'83% dei voti al SONDAGGIO del GdI

In molti ritengono che l’espansione a Est della NATO sia stata la causa della guerra tra Russia e Ucraina; abbiamo chiesto ai nostri lettori se il Paese guidato da Zelensky deve entrare nella NATO e/o nell’UE, ecco i risultati

22 Aprile 2025

Zelensky paragona la guerra in Ucraina all'Olocausto, Israele: "Oltraggioso"

fonte: Instagram @Zelensky

L'Ucraina non deve entrare nella NATO né nell'Unione europea e va divisa in due parti: una sotto la Russia e una con Kiev neutrale. E' questa la risposta dell'83% dei partecipanti al sondaggio de Il Giornale d'Italia sull'opportunità o meno per l'Ucraina di entrare nella NATO e/o nell'UE.

In molti ritengono che l’espansione a Est della NATO sia stata la causa della guerra tra Russia e Ucraina, fra questi anche Papa Francesco il quale, nel maggio del 2022, aveva attribuito la responsabilità della reazione di Putin "all'abbaiare della NATO alle porte di Mosca". Ecco le domande del sondaggio con le percentuali di voto:

  • Ucraina divisa in due parti: una con territori russofoni e l’altra considerata come cuscinetto con Kiev neutrale come da accordi di Minsk (83,28%)
  • Ucraina divisa in due parti: una con territori russofoni e un residuo non neutrale nell’UE. (1,26%)
  • Ucraina nella NATO (9,15%)
  • Ucraina nella UE (2,21%)
  • Ucraina in UE e NATO. (4,1%)

L’1 aprile 2025 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che il leader dell'Ucraina Volodymyr Zelensky si ostina ad essere un membro della Nato, ma "non lo sarà”. Inoltre ha dichiarato che il leader ucraino vuole "ritirarsi dall'accordo sulle terre rare e se lo fa avrà dei problemi, grossi, grossi problemi".

Sono in molti a ritenere che a causare la guerra tra Russia e Ucraina sia stata l’espansione a Est della NATO. Tra questi anche il leader del partito britannico Reform UK, Nigel Farage, il quale ha puntato il dito contro l'Occidente: "Le tensioni sono aumentate a causa dell'espansione verso Est dell'UE e della Nato. Nessuno può accusarmi di essere un apologista o un sostenitore di Putin. Non ho mai cercato di giustificare in alcun modo l'invasione di Putin e non lo sto facendo adesso. Ma ciò, non cambia il fatto che l'avevo previsto dieci anni fa, avevo avvertito che sarebbe arrivato e sono una delle poche figure politiche che ha avuto costantemente ragione e onestà riguardo alla guerra della Russia in Ucraina. Come ho chiarito in più occasioni da allora, se colpisci l'orso russo con un bastone, non stupirti se risponde. E se non hai né i mezzi né la volontà politica per affrontarlo, colpire un orso ovviamente non è una buona politica estera".

Durante il vertice a Riad, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov avevo aperto alla possibilità di un’adesione dell'Ucraina nell'Unione europea, ma "solo se per processi di integrazione economica". "Questo è il diritto sovrano di qualsiasi Paese. Stiamo parlando di processi di integrazione economica. Qui, ovviamente, nessuno può dettare nulla a un altro Paese, e noi non lo faremo - aveva aggiunto -. Ma naturalmente la nostra posizione è completamente diversa su questioni relative alla sicurezza, alla difesa e alle alleanze militari. Lì, abbiamo un approccio diverso, ed è ben noto a tutti". Non aveva invece parlato della NATO.

Quando Papa Francesco attribuì le cause della guerra in Ucraina "all'abbaiare della Nato alle porte della Russia"

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/700348/papa-francesco-cause-guerra-ucraina-abbaiare-nato-russia.html

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