12 Settembre 2024
Gentiloni rilancia contro Mosca per fornire missili a lunga gittata a Zelenski e dice ai media che bisogna "Evitare posizione rinunciatarie sulle armi a Kiev".
Da tempo il presidente Zelensky chiede all'Occidente armi a lunga gittata, che consentirebbero all'Ucraina di spostare i combattimenti oltre il confine, in territorio russo.
Da più fonti Usa, era arrivata la notizia della spedizione verso la Russia di potenti missili dall'Iran, subito decisamente smentita da Teheran. "La voce - era stato notato in ambienti diplomatici - ha iniziato a girare in prossimità dell'avvio dei bilaterali con i leader europei del presidente ucraino Volodimir Zelensky che chiede armi più potenti".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dai propri social annuncia oggi di aver "parlato con il Presidente della Lituania della nostra difesa. La nostra Europa - scrive Zelensky - e lo stile di vita europeo possono essere preservati solo se l'Ucraina resiste e prevale in questa guerra.
Sono grato per i pacchetti di assistenza alla difesa forniti dalla Lituania, incluso l'ultimo. Abbiamo anche accordi sulla produzione di difesa che sono preziosi per entrambi i nostri Paesi, in particolare l'opportunità di investire nella produzione di droni in Ucraina e di altri tipi di armi".
Arriva quindi oggi la dichiarazione del commissario europeo Paolo Gentiloni che "bisogna evitare posizione rinunciatarie sulle armi" a Kiev. "L'Italia - ha detto Gentiloni - sinora è stata con Kiev, ma con qualche distinguo di troppo".
In particolare, per l’ex presidente del Consiglio "Sia come centrosinistra che come Paese dobbiamo evitare un atteggiamento riluttante nel sostegno all'Ucraina, perché nel mondo di oggi definisce la capacità dell'Ue di esserci o meno".
Gentiloni ha quindi sottolineato che "Bisogna evitare di dare spazio a posizioni rinunciatarie, ad esempio, sull'utilizzo delle armi".
Sulla questione si registra anche un intervento del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha avuto un primo contatto telefonico con il neo-ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha: "Ho confermato a Sybiha il convinto sostegno del governo italiano per l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza Ucraina. Resteremo al fianco di Kiev fino al raggiungimento di una pace giusta", ha riferito Tajani, in linea con quanto già spiegato dalla premier Giorgia Meloni in occasione dell'incontro con Zelensky al forum Ambrosetti di Cernobbio.
Nelle ultime ore, intanto, si sono diffuse diverse voci, e video, sugli scontri nella zona del Kursk e su un'avanzata delle truppe russe anche nella regione, parzialmente occupata dall’esercito ucraino ai primi di agosto.
Il ministro della Difesa russo Andrey Belousov ha confermato che "L’esercito di Mosca ha lanciato una controffensiva nella regione russa di Kursk, sta avanzando e ha riconquistato dieci località negli ultimi due giorni".
L’attacco è stato confermato anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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