06 Dicembre 2025
"La traiettoria della politica americana era evidente già prima dell'avvento di Trump, che ha soltanto accelerato un percorso irreversibile. (...) Trump ha semplicemente esplicitato che l'Ue gli serve poco o nulla nella competizione con la Cina".
Le parole di commento riportate, con un post su X, dal ministro della Difesa Guido Crosetto sul documento pubblicato dalla Casa Bianca in materia di "nuova strategia globale e nazionale", continuano ad alimentare un dibattito diplomatico intercontinentale parecchio infuocato. A "sganciare la bomba", per così dire, è stata proprio l'amministrazione trumpiana che forse per la prima volta ha reso esplicito un riposizionamento statunitense nei confronti dell'Ue che era già noto prima ma che nessuno voleva vedere. Informando sulle nuove strategie nazionali statunitensi, interessate al contrasto dell'immigrazione irregolare e del traffico illecito di stupefacenti, in un documento di ben 33 pagine la Casa Bianca parla chiaro, senza ambiguità: l'Unione Europea non è tra le sue priorità.
È proprio in questa cornice che il tycoon usa dure parole contro il Vecchio Continente, criticandone la "censura della libertà di parola" - chiara frecciatina alla maxi multa inflitta a Musk -, quindi le "aspettative irrealistiche" circa gli esiti della guerra russo-ucraina, e infine le sbagliate politiche migratorie che, da qui a 20 anni - forse meno -, saranno la causa dell'estinzione, o meglio, della "cancellazione della sua civiltà". L'Europa, in questo quadro, è dunque destinata al fallimento, ma soprattutto, è destinata a svincolarsi sempre più dall'aiuto americano, al punto che la stessa Nato dovrebbe essere guidata dalla compagine europea. Le dichiarazioni di Trump, che arrivano all'indomani di continui sforzi Usa nel trovare una quadra nel conflitto russo-ucraino e che sembrano echeggiare le ultime speculazioni europee su presunti "tradimenti" americani pro-Russia, hanno spaventato non poco le istituzioni europee.
L'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas si è irrigidita, mettendo le mani avanti e "rassicurando": "Gli Usa sono ancora il nostro maggiore alleato", mentre il ministro Crosetto ha analizzato la situazione declinandolo sul versante cino-americano. "Gli USA hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario. Trump ha semplicemente esplicitato che l'Eu gli serve poco o nulla in questa competizione" ha scritto Crosetto su X, specificando che l'"inutilità" europea agli Stati Uniti è legata alla mancanza di "risorse naturali particolarmente rilevanti o utili". Perché? "Perché sta perdendo la competizione sull'innovazione e la tecnologia. Perché non ha potere militare. Perché, rispetto ai nuovi attori del Mondo, è piccola, lenta e 'vecchia'". Si tratta, conclude Crosetto, di uno "scenario ampiamente previsto", dove l'Unione Europea sarebbe "giustificata" in questo riarmo guerrafondaio "non per esercitare supremazia su qualcuno, ma per garantirci un futuro".
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