02 Dicembre 2025
Sono iniziati da poco i colloqui diplomatici tra il presidente russo Vladimir Putin e i due inviati del presidente Usa Donald Trump Steve Witkoff e Jared Kushner. Dopo un primo incontro avvenuto col rappresentante speciale dello zar Kirill Dmitriev per gli investimenti e la cooperazione economica coi Paesi Stranieri, Witkoff e Kushner sono dunque giunti al tavolo delle trattative per cercare di fare il punto sul discusso piano di pace per l'Ucraina.
Poco prima dell'incontro ufficiale a Mosca, il presidente russo Putin è tornato a parlare del ruolo "ingombrante" giocato dall'Unione Europa nel conflitto russo-ucraino. Non solo ha ricordato di come l'Europa stia sostanzialmente "impedendo all'amministrazione statunitense di raggiungere la pace in Ucraina" e che "tutte le proposte europee puntano a questo risultato", ma intervenendo con implicito riferimento alle chiare provocazioni lanciate dalla Nato, Putin ha confermato come "qualora l'Ue iniziasse la guerra, Mosca sarebbe pronta".
"La Russia non intende combattere i paesi europei - è tornato a ribadire Putin nonostante avesse già confermato le intenzioni in conferenza stampa lo scorso 27 novembre -, ma se l'Europa inizierà la guerra, la Russia è pronta subito. La Russia agisce in modo chirurgico in Ucraina, questa non è una guerra. Ma se l'Europa attaccherà, sarà diverso". Poi lo zar ha puntato il dito contro la leadership di Kiev, affermando che "sembra vivere su un altro pianeta". L'incontro dei delegati statunitensi con Putin si svolge nell'onda d'urto delle recenti dichiarazioni rilasciate dall'ammiraglio Cavo Dragone che aveva parlato di "attacco preventivo" come di una potenziale "azione difensiva" contro Mosca. Alle sue parole aveva risposto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova definendo tali parole "dichiarazioni estremamente irresponsabili, che indicano la disponibilità dell’alleanza a continuare a peggiorare la situazione".
Intanto, a quanto si apprende da fonti Axios, dopo la tappa a Mosca gli inviati Usa Witkoff e Kushner dovrebbero incontrare Zelensky che oggi, nella sua visita in Irlanda, è tornato a ribadire questo come "uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più ottimistici". Tuttavia, "siamo più vicini che mai alla pace" ha rassicurato, dopo aver tirato in ballo il piano in 20 punti elaborato a Ginevra e discusso in Florida ma su cui "ancora c'è da lavorare".
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