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Russia-Ucraina, Putin: "Attaccare l'Europa? È ridicolo, Ue continua ostilità solo per rubare soldi; stop guerra se Kiev lascia Donbass" - VIDEO

Per Putin, la Russia metterà fine alle ostilità solo se le truppe ucraine si ritireranno dal Donbass. "Il riconoscimento di Crimea, Donbass e della Novorossija deve essere oggetto di negoziati tra Russia e Usa" aggiunge il presidente russo

27 Novembre 2025

"La Russia non ha mai avuto intenzione di attaccare l'Europaè ridicolo, ma se vogliono registrarlo lì [nel piano di pace Russia-Ucraina, ndr] va bene. La Federazione Russa è pronta a mettere per iscritto che non ha piani di aggressione nei confronti dell'Europa".

Russia-Ucraina, Putin: "Attaccare l'Europa? È ridicolo, Ue continua ostilità solo per rubare soldi; stop guerra se Kiev lascia Donbass" - VIDEO

Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto oggi, 27 novembre, nel corso di una conferenza stampa a Bishkek: il suo intervento ha toccato vari fronti, soprattutto quello più caldo relativo alla risoluzione del conflitto in Ucraina. Parlando a tutto tondo del caso Witkoff-Ushakov, di cui ha definito la fuga di notizie "un reato nel nostro Paese", Putin ha battuto il pugno sulle posizioni offensive e russofobe del blocco europeo, dove continuano a circolare speculazioni inerenti una presunta "invasione" da parte di Mosca nel prossimo 2029. Speculazioni bollate dal presidente come "totali menzogne", al punto che risulta quasi "ridicolo" dover specificare nel patto di pace la non aggressione dei Paesi membri da parte di Mosca. Purtuttavia, continua Putin, Mosca "è pronta a mettere per iscritto che non ha piani aggressivi nei confronti dell'Europa. Se hanno spaventato i loro cittadini e vogliono sentire che non abbiamo alcuna intenzione e nessun piano aggressivo contro l’Europa, va bene, siamo pronti a stabilirlo in ogni modo". Tutto questo mentre però, dal lato opposto della tribuna, il cancelliere tedesco Friedrich Merz continua a gettare fumo negli occhi: "Assistiamo a disinformazione, sabotaggi, droni. La Russia cerca da tempo di destabilizzare l’Europa con una guerra ibrida".

Quindi, nel discorso di Putin, il delicato passaggio alla guerra in Ucraina. Dopo aver espresso sconcerto nei confronti delle sanzioni Usa contro Lukoil e Rosneft ("Eravamo rimasti sulla piattaforma di Anchorage e improvvisamente gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro due delle nostre compagnie petrolifere. Qual è stato il motivo? Vi dico onestamente, non ho nemmeno capito cosa stesse succedendo"), il leader si è detto ottimista nei confronti del piano americano sull'Ucraina. L'ha definito "la base per accordi futuri" sebbene sia necessario "discutere ogni punto del piano Usa per la risoluzione ucraina. (...) Se le truppe ucraine si ritireranno dai territori occupati, allora cesseremo le ostilità, se non lo faranno lo otterremo con la forza militare".

Citato da Interfax, Putin ha detto che la Russia cesserà le ostilità solo quanto Kiev si ritirerà dal Donbass. "Il riconoscimento di Crimea, Donbass e della Novorossija deve essere oggetto di negoziati tra Russia e Usa" aggiunge il presidente russo Poi la situazione interna alla stessa Ucraina: "L'Ucraina per legge dovrà tenere un referendum sulle questioni territoriali. Spero che in futuro potremo raggiungere un accordo con l'Ucraina". Ma al momento, aggiunge il leader russo, "raggiungere un accordo è impossibile perché Zelensky è illegittimo". "Non appena saranno conclusi accordi di pace di qualsiasi tipo, il che significa che cesseranno i combattimenti, la legge marziale imposta [da Kiev, ndr) dovrà essere immediatamente revocata e altrettanto immediatamente dovranno essere indette le elezioni" in Ucraina.

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