24 Novembre 2025
Sachs, fonte: imagoeconomica
Il noto economista statunitense Jeffrey Sachs definisce la nuova proposta americana per la fine del conflitto ucraino come "l’unica strada pragmatica per arrivare a un cessate il fuoco stabile". Secondo Sachs, il piano in 28 punti si basa sul riconoscimento da parte di Washington che l’Ucraina non entrerà nella Nato, condizione che rappresenta la radice dell’intero scontro con Mosca. Sachs dichiara cosi Donald Trump ragionevole e critica l'Eu per la sua mancanza di realismo.
"Gli Stati Uniti lo sanno da tempo", afferma, "eppure l’Europa fa finta di non vedere l’elemento centrale del problema". Per Sachs, le linee portanti della proposta americana affrontano direttamente ciò che Mosca considera non negoziabile: la neutralità permanente dell’Ucraina; lo stop definitivo all’allargamento della Nato a Est; e il riconoscimento del controllo russo sulla Crimea, sul Donbass e su alcune parti di Cherson e Zaporizhzhya. In cambio, Kiev otterrebbe un accordo internazionale di sicurezza collettiva che includerebbe Russia, Unione Europea e Stati Uniti, insieme all’accettazione della prospettiva di adesione all’Ue. Secondo Sachs, dietro il piano si intravedono anche fattori economici favorevoli agli Stati Uniti come meccanismi finanziari capaci di rafforzare Washington nel dopo-guerra. L’economista non risparmia critiche: "Sono punti che riflettono l’avidità del presidente americano, già emersa in altre trattative globali".
Sachs è altrettanto duro nei confronti di Bruxelles. I 24 punti elaborati dall’Ue, pensati come contro-proposta diplomatica, vengono giudicati "un clamoroso autogol". L’Europa, sostiene, avrebbe "smarrito qualsiasi senso della diplomazia", scegliendo la via del riarmo massiccio invece di interrogarsi sulle condizioni di un accordo realistico. Per l’economista, puntare su un prolungamento indefinito del conflitto significa soltanto aggravare la tragedia: "Chi immagina che continuare a combattere possa salvare l’Ucraina si illude. È un pensiero folle, che ha come unico risultato l’aumento del numero degli ucraini uccisi".
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