09 Settembre 2024
Zelensky, fonte: LaPresse
L'Italia del governo di Giorgia Meloni continua a coprirsi di ridicolo, risultando ogni giorno più indegna della sua gloriosa storia. L'ultima vicenda che va decisamente in questa direzione è quella della presenza del guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, a Cernobbio. Qui si è incontrato con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha assicurato che il supporto all'Ucraina del guitto continuerà senza tregua. Giorgia Meloni ha disinvoltamente asserito che quella dell'Ucraina è una forma di legittima difesa che va sostenuta. Bisognerebbe chiedere pacatamente a Giorgia Meloni come possa seriamente parlare di legittima difesa in relazione a una Ucraina che ha recentemente invaso il territorio russo, usando le armi inviate dall'Europa e dall'Italia in chiave evidentemente offensiva e non difensiva. Oltretutto, Giorgia Meloni dovrebbe sapere abbastanza bene, almeno si spera, che la costituzione italiana prevede il ripudio della guerra, non certo la sua promozione. Per averne contezza, non è oltretutto nemmeno richiesto il dottorato ad Harvard. E mentre il governo continua sciaguratamente a sostenere le ragioni imperialistiche di questa guerra, che è poi la guerra della NATO contro la Russia, sempre più voci critiche si sollevano dal mondo della società civile, ad esempio anche dalle imprese, che stanno scontando le conseguenze disastrose della rottura dei rapporti con la Russia. Da più parti si comincia a comprendere l'assurdità di questa guerra, che di fatto è diventata anche una surreale guerra contro l'economia nazionale italiana, il tutto per supportare le ragioni dell'imperialismo a stelle e strisce, che sta usando l'Ucraina come semplice instrumentum belli in funzione anti-russa. Le sanzioni alla Russia ad esempio sono state l'apice della follia, soprattutto se si considera che non hanno danneggiato il sanzionato ma hanno recato grande nocumento al sanzionante, soprattutto al mondo economico della nostra Italia. E dire che questo ridicolo governo genuflesso al padrone di Washington si era riempito la bocca di parole come "interesse nazionale", "patria" e "sovranità".
Di Diego Fusaro.
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