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Abiuro la bandiera dell'Unione Europea: inutile, corrotta, complice di genocidio; e da sinistra ammetto che persino Trump ha ragione

O l'Europa si riforma radicalmente, mettendo al centro i diritti umani senza doppie morali e i bisogni concreti dei cittadini, oppure è meglio che venga abolita e che la sovranità torni agli Stati nazionali

08 Dicembre 2025

Unione europea

Fonte: Pixabay

C'è un paradosso amaro che bisogna avere il coraggio di ammettere: Donald Trump, l'uomo che incarna tutto ciò che la sinistra dovrebbe detestare – il razzismo mascherato da politica migratoria, l'alleanza con gli evangelici più bigotti, la sudditanza al gruppo sionista che domina Washington – ha perfettamente ragione quando definisce l'Europa un parassita da cui gli Stati Uniti devono finalmente scrollarsi d’addosso.

La bomba della National Security Strategy che ha sconvolto l’Europa

La National Security Strategy pubblicata dalla Casa Bianca il 5 dicembre è un documento brutale, un atto d'accusa senza appello contro il Vecchio Continente. Trump scrive che l'Europa rischia la "cancellazione della sua civiltà", che "sarà irriconoscibile in 20 anni", che non è più chiaro se certi Paesi europei "avranno economie e militari abbastanza forti per rimanere alleati affidabili". Un attacco che molti in Europa hanno definito scandaloso, razzista, inaccettabile.

Eppure, dietro la retorica da estrema destra che permea il documento, c'è una verità che fa male: l'Unione Europea, nella sua configurazione attuale, è effettivamente un'istituzione inutile, corrotta, costosissima. Il ventre molle dell’intero Pianeta che drena risorse dai contribuenti senza dare nulla in cambio se non complicità con i potenti e sostegno a guerre infinite.

I 135 miliardi per la guerra mentre l'Italia muore

Partiamo dai numeri, perché i numeri non mentono. Ursula Von der Leyen ha inviato il 17 novembre una lettera agli Stati membri con la quale chiedeva di trovare entro dicembre 135,7 miliardi di euro per finanziare l'Ucraina nel biennio 2026-2027. Di questi, 83,4 miliardi dovrebbero andare al sostegno militare, cioè ad armi e munizioni, per continuare una guerra che ormai tutti sanno come finirà. Mentre Von der Leyen chiede questi soldi, in Italia 6 milioni di cittadini sono costretti a rinunciare alle cure mediche per mancanza di denaro o per liste d'attesa infinite. Il Servizio Sanitario Nazionaleagonizza, la percentuale di italiani che rinunciano alle cure è passata dal 6,3% del 2019 al 9,9% del 2024, con le donne particolarmente colpite (11,4% contro l'8,3% degli uomini). La scuola pubblica è al collasso, le pensioni perdono potere d'acquisto ogni mese, gli stipendi non tengono il passo dell'inflazione. Ma l'Europaquesta Europa guerrafondaia guidata da Von der Leyen – vorrebbe ancora tirare fuori 135 miliardi per due anni. Per l'Italia significherebbe sborsare circa 10 miliardi nell'arco del biennio, forse 20 se la guerra dovesse continuare oltre il 2026. Denaro pubblico sottratto alla sanità, alla scuola, alle pensioni, per finanziare una guerra che Donald Trump sta già liquidando attraverso negoziati segreti con Putin. Perché questo è l'aspetto più grottesco della vicenda: mentre Von der Leyen chiede soldi per armare Kiev, l'amministrazione Trump sta discutendo con Mosca un piano di pace in 28 punti che prevede la cessione del Donbass alla Russia, il riconoscimento di Crimea e Donbass come territori russi, il dimezzamento delle forze armate ucraine. Washington ha già deciso che Zelensky deve cedere, che la guerra è finita, che si tratta solo di formalizzare la sconfitta ucraina. Ma l'Europa continua a chiedere miliardi per comprare armi che non serviranno a nulla.

La multa a Musk e il teatro dell'ipocrisia

Il 5 dicembre, lo stesso giorno in cui veniva diffusa la National Security Strategy di Trump, la Commissione Europea ha inflitto una multa da 120 milioni di euro a X, il social network di Elon Musk, per violazione del Digital Services Act. Le accuse: la spunta blu a pagamento che confonde gli utenti, mancata trasparenza negli archivi pubblicitari, impossibilità per ricercatori terzi di accedere ai dati pubblici. Una multa ridicola rispetto al giro d'affari di Musk, ma sufficiente a scatenare la reazione furiosa dell'amministrazione Trump. Il vicepresidente J.D. Vance ha tuonato: "L'UE dovrebbe sostenere la libertà di parola, non attaccare le aziende americane come fossero spazzatura". Il Segretario di Stato Marco Rubio ha definito la multa "un attacco a tutte le piattaforme tecnologiche americane e al popolo americano". Musk stesso, il giorno dopo, ha scritto su X: "L'Unione Europeadovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli Paesi, in modo che i governi possano rappresentare meglio i propri cittadini". Espressione certamente piuttosto forte e radicale, anche brutale se vogliamo, ma che in verità mi trova completamente d’accordo, sia per quanto detto sopra che per quanto segue.

Infatti, Musk è un personaggio fortemente discutibile sotto molteplici aspetti, e la sua gestione di X ha trasformato la piattaforma in un megafono per l'estrema destra mondiale. Ma la domanda resta: perché l'Unione Europea trova il tempo e le energie per multare Musk per la spunta blu, ma non ha una sola parola – non una – contro ben altri e più gravi crimini?

Il silenzio assordante sul genocidio di Gaza

Qui arriviamo al cuore della questione, al motivo per cui io, come cittadino europeo, abiuro pubblicamente e definitivamente la bandiera dell'Unione Europea. L'onta che ricoprirà per sempre questa istituzione non è la sua inefficienza economica, non sono i miliardi sprecati in burocrazia, non è nemmeno il sostegno insensato alla guerra in Ucraina. L'onta indelebile è il silenzio – anzi, la complicità attiva – davanti al genocidio in corso a Gaza. Il 18 giugno 2025, durante un dibattito al Parlamento Europeo, l'eurodeputato Mimmo Lucano ha pronunciato parole che dovrebbero essere scolpite nella storia: "Chi rimane indifferente davanti a un genocidio è complice. Di fronte alla distruzione sistematica del popolo palestinese, le nostre istituzioni hanno voltato lo sguardo, coperto gli occhi, tappato le orecchie. Qui, in quest'Aula, il silenzio è assordante. Avete legittimato la violenza coloniale con l'alibi della sicurezza di Israele. Ma quale sicurezza può giustificare l'uccisione di oltre 55.000 civili e la fame usata come arma?". E poi l'accusa diretta, quella che nessuno aveva osato pronunciare con questa chiarezza: "Ursula von der Leyen è complice, Kaja Kallas è complice e questo Parlamento è complice. L'Unione Europea ha fallito, è diventata garante dell'impunità israeliana, complice di un genocidio in diretta". Lucano ha detto ad alta voce ciò che milioni di europei pensano. Mentre a Gaza si consuma uno dei più atroci crimini del XXI secolo, mentre i bambini palestinesi muoiono sotto le bombe fornite dall'Occidente, mentre la fame viene usata come arma di distruzione di massa, l'Unione Europea tace. Peggio: continua a mantenere aperti gli accordi commerciali con Israele, permette che le forniture militari continuino, riceve Netanyahu e i suoi ministri come se nulla fosse.

Von der Leyen, che pure ha definito "abominevoli" le azioni israeliane (ma solo a luglio 2025, dopo 20 mesi di massacri), non ha mosso un dito per sospendere l'accordo di associazione con Israele. Kaja Kallas, l'Alta rappresentante per la politica estera, dal canto suo ha passato mesi in equilibrismi retorici, parlando del "diritto di Israele di proteggersi", mentre evitava accuratamente di usare la parola genocidio. Quando i gruppi parlamentari socialista, dei Verdi e della Sinistra hanno scritto una lettera formale a Von der Leyen, Costa e Kallas denunciando che "è evidente che si sta commettendo un genocidio a Gaza", la risposta è stata il solito scaricabarile: "Sulle sanzioni decidono gli Stati all'unanimità", "Non posso promettere ciò che non avverrà", "Fate pressione sui vostri governi". Agghiacciante.

Questa è l'Europa di oggi: un'istituzione che trova 135 miliardi per armare l'Ucraina ma non ha il coraggio di pronunciare la parola genocidio. Che multa Musk per 120 milioni ma non sospende gli accordi con uno Stato che usa la fame come arma. Che predica i valori europei ma poi volta lo sguardo davanti allo sterminio di un popolo.

Trump ha torto su tutto, ma non su questo

Ecco perché, pur detestando tutto ciò che Trump rappresenta – il suo razzismo, il suo sessismo, la sua visione distopica dell'America – devo ammettere che su un punto ha maledettamente ragione: l'Europa, così com'è, non serve. O meglio, serve solo a chi la controlla: le lobbies industriali, i gruppi di pressione, la burocrazia di Bruxelles che si autoperpetua drenando risorse. Quando Trump e il suo vicepresidente Vance definiscono l'Europa "parassita", quando dicono che sono stanchi di "dover salvare di nuovo l'Europa", quando il Segretario alla Difesa Pete Hegseth parla del suo "odio per il parassita europeo", stanno esprimendo con potente cinismo ciò che molti cittadini europei concretamente e realmente pensano: questa Europa non ci rappresenta, non difende i nostri interessi, non ha una voce morale. L’amministrazione Trump vuole che l’Europa spenda di più per la difesa, che assuma il controllo della NATO, che diventi “adulta” militarmente. Ma questa non è la maturità di cui l’Europa ha bisogno. L’Europa dovrebbe diventare adulta ritrovando una voce morale, mettendo al centro i diritti umani – tutti i diritti umani, non solo quelli degli ucraini – e i bisogni concreti dei propri cittadini.

Un’Europa che spende 135 miliardi per armi mentre i suoi cittadini rinunciano alle cure mediche non merita di esistere. Un’Europa che tace davanti al genocidio di Gaza mentre multa Musk per la spunta blu non merita rispetto. Un’Europa che costa ai contribuenti cifre astronomiche senza dare nulla in cambio se non guerre e complicità con i crimini non ha ragione di sopravvivere.

L'abiura necessaria

Per questo abiuro pubblicamente la bandiera dell'Unione Europea. La definisco per quello che è: inutile, corrotta, costosissima, complice di crimini contro l'umanità. Quando, tra vent'anni o cinquant'anni, la storia farà i conti con il genocidio di Gaza, l'Unione Europea verrà ricordata come una delle istituzioni che permisero che accadesse. E quella sarà un'onta indelebile, molto più grave di qualsiasi inefficienza burocratica o spreco di denaro pubblico.

Musk ha scritto che l'UE dovrebbe essere abolita. Trump vuole che l'Europa diventi irrilevante nella politica mondiale americana. Per una volta, forse hanno ragione. Non perché condivida la loro visione del mondo – quella resta ripugnante – ma perché un'istituzione che ha tradito così profondamente i propri valori dichiarati non merita di continuare a esistere nella sua forma attuale.

O l'Europa si riforma radicalmente, mettendo al centro i diritti umani senza doppie morali e i bisogni concreti dei cittadini, oppure è meglio che venga abolita e che la sovranità torni agli Stati nazionali. Perché così com'è oggi, questa Unione Europea è peggio che inutile: è dannosa, costosa e complice di crimini che la storia non perdonerà.

Trump resta quello che è: razzista, misogino, alleato dei peggiori poteri. Ma su questo punto specifico - l'inutilità parassitaria dell'UE così com'è - ha colto nel segno.

Di Eugenio Cardi

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