24 Novembre 2022
Una parola: “No”. L’Italia e altri 14 Paesi dell’Ue sono contrari al tetto da 275 euro al megawattora proposto dalla Commissione europea. Nella giornata di oggi, giovedì 24 novembre, a Bruxelles i ministri europei dell’energia si riuniscono con l’obiettivo di concordare sulle ultime proposte avanzate dalla Commissione europea per affrontare l’aumento dei prezzi. Ma molti Paesi, tra cui Italia, Spagna e Francia, hanno bocciato la mossa dell’esecutivo di Ursula von der Leyen. Del resto, come anticipato da Il Giornale d'Italia, il price cap è irrealizzabile.
“Tra i Paesi critici c’è la condivisione di non aderire alla proposta della presentata alla Commissione europea e di valutare complessivamente sia la proposta della Commissione sul price cap sia gli altri termini del dell’accordo, che possono riguardare gli altri temi la solidarietà, la trasparenza, ma tutto in un unico blocco. Quindi su questo terremo la posizione e vedremo durante il Consiglio”, ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. I Paesi critici “sono 15”, ha rivelato Pichetto. La strategia, quindi, è di “trattare l’intero pacchetto, su alcuni temi può esserci benissimo accordo, ma la questione è che noi vogliamo trattare tutto complessivamente”. In assenza del tetto al prezzo non passerà neanche il provvedimento sulla solidarietà in materia di gas, cui tiene molto la Germania. Su questo fece leva Mario Draghi nel Consiglio europeo di ottobre per "costringere" Berlino a cedere e a inserire il price cap nelle conclusioni.
Per il ministro spagnolo della Transizione ecologica, Teresa Ribera Rodriguez, la proposta dell’Ue “è uno scherzo di cattivo gusto”. Non solo: “È inapplicabile, inefficace ed estranea alle finalità elencate dal Consiglio europeo”. Per il ministro francese con delega alla Transizione energetica, Agnès Pannier Runacher, “il tetto al prezzo del gas proposto dalla Commissione europea taglia l’aumento dei prezzi in casi veramente eccezionali: può essere utile, ma di certo non è una riforma strutturale, né una risposta all'esplosione dei prezzi del gas alla quale deve far fronte l'industira europea”. I ministri dell’Energia dovranno ridiscutere del price cap sul gas nel Consiglio straordinario del 19 dicembre. Lì, forse verrà presa una decisione definitiva. Sul price cap del’Ue, però, resta scolpita l’opinione di Goldman Sachs: “La componente positiva della proposta sul price cap a nostro avviso è che la soglia elevata per farlo scattare è improbabile che venga raggiunta”.
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