15 Agosto 2025
Ogni anno, puntuale come l’anticiclone africano, arriva il grande dilemma dell'estate italiana: si può o no fare la grigliata di Ferragosto sul balcone? La risposta non è così scontata. Tra chi difende il diritto sacrosanto alla salsiccia arrostita e chi invoca la pace condominiale, la questione si ripropone con la stessa foga del fumo che invade i piani alti. La verità? Non esiste una risposta univoca. La legge nazionale tace, ma le regole di convivenza, quelle sì che parlano - spesso a voce alta - specie quando il profumo del pranzo invade spazi che non gli appartengono. Ferragosto è da sempre simbolo di convivialità e libertà, ma anche la libertà, sul balcone di casa, ha i suoi confini. E ignorarli può trasformare un giorno di festa in una guerra di nervi. In teoria, accendere un barbecue a casa propria è permesso. Tuttavia, vi sono alcune regole e limiti da rispettare per non finire nei guai con i vicini o con il condominio.
Il vero nodo della questione non è tanto il barbecue in sé, ma i fastidi che può causare agli altri, come fumo, odori forti o calore. La legge dice che questi “disturbi” sono tollerabili solo fino ad un certo punto. Se superano il limite, chi li subisce può protestare e, nei casi peggiori, anche rivolgersi a un giudice. Ma qual è questo limite? Non c’è una misura precisa: tutto dipende da quanto è forte il disagio, quanto spesso accade, quanto sono vicine le abitazioni e dal contesto in generale. In pratica, conta il buon senso.
Se vivi in condominio, la prima cosa da controllare è il regolamento. In alcuni casi può vietare esplicitamente l’uso di barbecue sui balconi o nelle aree comuni. In tal caso, non c’è margine di discussione e il divieto va rispettato.
Anche il tipo di barbecue può fare la differenza. In alcune città - come Roma - quelli a carbonella o legna sono vietati perché considerati pericolosi o troppo fumosi, a meno che non ci sia una canna fumaria adatta. Molto più sicuri e spesso consentiti, invece, i barbecue elettrici o a gas i quali fanno meno fumo e sono più facili da gestire. Se invece il barbecue è fisso, in muratura, allora si applicano anche regole sulle distanze minime dai confini.
Anche se tutto è apparentemente in regola, ci sono alcune buone pratiche che aiutano a mantenere la pace condominiale: a) scegli un barbecue che fa poco fumo, come quelli elettrici o a gas, b) avvisa i vicini, soprattutto se abiti in un edificio condominiale con molti appartamenti, c) tieni d’occhio la sicurezza: niente materiali infiammabili nelle vicinanze e sempre acqua o estintore a portata di mano. In sintesi, fare una grigliata sul balcone non è vietato per legge, ma può diventare un problema se disturba chi vive vicino. Il segreto è agire con rispetto e attenzione. In definitiva, un barbecue può essere un momento di festa, ma solo se non si trasforma in un incubo per gli altri.
Di Fulvio Pironti
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