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Bagheria, Simona Cinà morta per annegamento secondo l’autopsia, attesi risultati analisi tossicologiche e istologiche fra 45 giorni

La giovane pallavolista e studentessa sicula sarebbe morta per annegamento, ma i primi accertamenti non fanno emergere problemi cardiaci. La Procura indaga per omicidio colposo

07 Agosto 2025

Simona Cinà

Simona Cinà, fonte: Instagram, @simonacina

Simona Cinà, la giovane pallavolista 20enne di Bagheriasarebbe morta per annegamento, secondo i primi risultati dell'autopsia. Gli esami radiologici e le tac hanno già riportato esito negativo: la ragazza non ha subito fratture o emorragie interne prima della morte. Fra 45 giorni ci saranno i risultati completi di analisi tossicologiche e istologiche.

Bagheria, Simona Cinà morta per annegamento secondo l’autopsia, attesi risultati analisi tossicologiche e istologiche fra 45 giorni

È morta per annegamento Simona Cinà, la ventenne pallavolista di Capaci trovata senza vita all’alba di sabato scorso nella piscina di una villa a Bagheria, dove si stava svolgendo una festa di laurea: sono state individuate, infatti, tracce d'acqua nei polmoni, segno che ha inalato il liquido quando era ancora viva. Sono questi i primi risultati emersi dall’autopsia, appena conclusa al Policlinico di Palermo, che ha escluso patologie cardiache, fratture o emorragie interne. Resta tuttavia da chiarire l’orario esatto del decesso, e saranno necessari ulteriori approfondimenti tossicologici e istologici nelle prossime settimane.

La tragica scoperta è avvenuta intorno alle 4 del mattino del 3 agosto, in un angolo poco illuminato della piscina. Simona sarebbe stata vista in acqua da alcuni degli ultimi ospiti ancora presenti. Due ragazzi si sono tuffati per soccorrerla, cercando di rianimarla, ma ogni tentativo si è rivelato inutile: il personale del 118 ha potuto solo constatarne il decesso, intorno alle 5. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, non ci sarebbe stata alcuna manomissione della scena. Le indagini avevano inizialmente ipotizzato alterazioni successive alla morte, ma questa pista è stata ora esclusa.

Simona, atleta agonista e nuotatrice esperta, era in perfetta salute secondo i familiari. Proprio per questo, la sua morte in una piscina di modeste dimensioni appare inspiegabile. A rappresentare la famiglia durante l’autopsia è presente un perito di parte, nominato dagli avvocati Gabriele Giambrone e Davide Carnese.

Parallelamente, dal verbale dei carabinieri emerge che già il 4 agosto – due giorni dopo la tragedia – sono stati sequestrati, sotto mandato della Procura di Termini Imerese, che indaga per omicidio colposo, diversi oggetti dalla villa: decine di bottiglie di alcolici (tra cui gin, spritz e spumante), bicchieri, teli mare e i vestiti di Simona, incluso il costume che indossava. Un dettaglio che ha smentito le iniziali dichiarazioni della famiglia secondo cui non erano presenti alcolici.

Gli amici presenti alla festa hanno riferito ai carabinieri che la serata “era tranquilla” e che “nessuno si è accorto” di quanto accaduto fino al ritrovamento del corpo. I risultati degli esami tossicologici e istologici completeranno il quadro medico-legale, ma richiederanno almeno 45 giorni.

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