15 Ottobre 2024
fonte Facebook @chiarapetrolini
Neonati sepolti a Parma: i giudici del Riesame Mazzino Barbensi, Manuela Melloni e Renato Poschi hanno chiesto la riserva sulla custodia cautelare in carcere per Chiara Petrolini, che era stata avanzata dalla procura: "Può uccidere ancora", aveva detto l'accusa incarnata dalla pm Francesca Arienti. L’ipotesi sostenuta dalla stessa riguardava proprio l’inadeguatezza degli arresti domiciliari di Petrolini a casa dei genitori, che non si erano accorti delle due gravidanze della figlia. La decisione dei giudici, inizialmente attesa entro oggi, sarà dunque resa noto soltanto tra qualche giorno.
Terminata dunque l'udienza al Tribunale del Riesame di Bologna per la studentessa 22enne attualmente agli arresti domiciliari per l’omicidio volontario aggravato e l’occultamento del cadavere del suo secondo neonato rinvenuto il 9 agosto scorso nel suo giardino, nonché per la soppressione del corpo del primogenito ritrovato questo settembre.
Chiara si era avvalsa della facoltà di non rispondere negli ultimi due interrogatori e oggi non era presente all'udienza, che si svolge a porte chiuse. All'udienza sono presenti i giudici Mazzino Barbensi, Manuela Melloni, Renato Poschi e l'avvocato di Chiara Petrolini, Nicola Tria. In rappresentanza della procura di Parma, come anticipato c’è la pm Francesca Arienti.
L'ipotesi della Procura di Parma è che Chiara Petrolini non dovrebbe rimanere agli arresti domiciliari ma andare in carcere per il rischio di "reiterare i reati". I domiciliari a casa dei genitori della ragazza, sostiene la Procura, non sarebbero adeguati in quanto gli stessi non si sono “mai accorti di nulla”, né delle due gravidanze e né dei parti.
L'avvocato di Chiara Petrolini, Nicola Tria ha contestato la richiesta del carcere per la ragazza accusata di omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento di due neonati da lei partoriti, nel giardino della sua casa di Vignale di Traversetolo. Per la difesa la giovane non meriterebbe il carcere, in quanto l'avvocato ha “portato tutti gli elementi di questa vicenda che invece depongono per la totale adeguatezza dei domiciliari”.
“Primo fra tutti, la specificità di questa vicenda e quindi anche del rischio. Se il rischio è commettere reati genericamente della stessa specie, non possiamo non declinarlo in relazione a gravidanze o al rapporto madre-nascituro. E se così è gli arresti domiciliari sono a mio avviso la misura giusta”, ha dichiarato l'avvocato Tria. Nonostante Chiara Petrolini abbia seppellito due suoi neonati, il suo avvocato ha dichiarato che non ci sarebbero rischi per reiterazioni di reato: “Pensare a una pericolosità diversa di Chiara, quando negli atti non c'è niente che possa far pensare ad atti aggressivi, violenti, di tipo diverso, significa andare un pò oltre la prognosi che di questi casi si deve fare”.
Per quanto concerne l'inadeguatezza, sottolineata dalla Procura di Parma, per gli arresti domiciliari di Chiara nella stessa casa che ha ospitato le tragiche vicende, la sua difesa davanti ai giornalisti ha affermato: “Se dobbiamo parlare di chi non si è accorto di nulla dobbiamo dire che il mondo intorno a Chiara non si è accorto di nulla”.
Per quanto riguarda i genitori della ragazza, l'avvocato ha espresso il suo punto di osservazione: “Dobbiamo considerare che c'è un prima e un dopo rispetto al disvelamento di questa vicenda. Questi genitori hanno riassettato la loro vita dopo questo disvelamento, in funzione di quello che hanno saputo e anche della vicenda cautelare”. Inoltre, il legale ha aggiunto: “Il pericolo di inquinamento probatorio e il pericolo di fuga non è mai stato ipotizzato dalla Procura, né dal Gip”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia