22 Novembre 2025
Aldo Fumagalli Romario, l'AD di SOL Group, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione della presentazione del libro “Pensiero e approccio strategico: patrimonio comune dell'impresa” dei professori Vitale e Coda tenutasi presso Arca Fondi.
Cosa ha trovato di interessante per la sua impresa all'interno del libro?
Ci sono mille spunti. Intanto i due autori, Marco Vitale e Coda, sono due ispiratori, che hanno ispirato una generazione di imprenditori come ero io quando ho iniziato a conoscerli, a leggerli, ad apprezzarli. E poi ci sono molti esempi positivi di aziende che dimostrano come si può tradurre in pratica i principi anche della teoria che loro esprimono.
Loro esprimono questi principi in due categorie, in due fasi. Marco Vitale più sulla strategia economica d'impresa e Coda più sulla strategia etico-valoriale. Sono due branche estremamente importanti, ritengo, se qualcuno vuole fare bene l'imprenditore.
Quanto è importante la strategia per ogni impresa, secondo lei?
È essenziale. Parlando quindi di strategia economica, la strategia vuol dire darsi una direzione, darsi una linea di dove si vuole arrivare dopo un certo periodo. La cosa importante è che bisogna essere ambiziosi, ma nello stesso tempo bisogna essere capaci poi, in corso d'opera, di adattarsi contesto.
Non è che la strategia deve poi diventare un vincolo. Lo dice bene, ad esempio, nel libro Alberto Bubbio della A2A, che fa l'esempio in cui, in alcuni casi, la strategia diventa un must, fatta da burocrati, poi diventa un vestito stretto che ingessa l'azienda. Invece no.
Noi dal 1990, ad esempio, in azienda, lavoriamo con piani decennali. Ogni dieci anni rifacciamo un nuovo piano e diciamo fra dieci anni dove vogliamo essere. E fino adesso è andata bene, perché abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati, anche se, come dicevo, magari con strade, non esattamente quelle che avevamo ipotizzato.
Perché poi il contesto esterno cambia. Dal punto di vista della strategia valoriale, voglio racchiuderla, al di là di quello che dice Coda, molto giusto dal punto di vista teorico, in due parole forti che ho trovato in Fiorenzo Galli, quando riporta quello che gli ha detto un artista. Fiorenzo Galli è il direttore e amministratore delegato del Museo della Scienza e della Tecnica, quindi ha a che fare con artisti.
Questo è un artista giapponese, Kengiro Azuma. Dice," L'ho incontrato, mi ha dato degli oggetti molto belli, particolari, queste gocce, e io chiedendogli, ma che cos'è che hai alla radice? Cosa ti senti alla radice più profonda? Cosa può avere un'azienda nelle sue radici? E lui ha risposto, dei miei antenati di cose materiali non ne ho. Ho qualcosa di mio papà, ma poco, però ho lo spirito della mia famiglia".
Io penso che per gli imprenditori delle aziende, soprattutto familiari italiane, ma non solo, avere una strategia etico-valoriale significa recuperare bene, avere contezza di questo, dello spirito identitario che ha motivato i pionieri all'interno della famiglia a iniziare un'azienda, e noi dobbiamo avere questa eredità, dobbiamo sentirci in dovere di portare avanti questo spirito valoriale, poi cercando di far crescere l'azienda economicamente, ma portando dentro questi valori. Questo è un insegnamento tra i tanti che mi ha dato questo libro.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia