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Nuzzo (Global Strategy): "Spesso c'è il paradosso in cui l'imprenditore ha paura di perdere la propria autonomia mentre il fondo ha paura che non ci sia disciplina"

L'Equity Partner di Global Strategy è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione del 7° Retail & Finanza l’appuntamento di Confimprese per favorire un confronto ai massimi livelli tra imprenditori

21 Novembre 2025

Stefano Nuzzo, Equity Partner di Global Strategy è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione del 7° Retail & Finanza l’appuntamento di Confimprese per favorire un confronto ai massimi livelli tra imprenditori, investitori e operatori finanziari su come i sistemi tradizionali e innovativi possano creare valore concreto per le aziende del settore.

Dall'analisi del contesto macroeconomico alle opportunità offerte da private equity, private debt e family office, l'evento esplorerà le diverse soluzioni attraverso cui il retail può finanziare la propria evoluzione e consolidare la propria competitività.

Quali sono le tre mosse da fare per far funzionare un investimento di private equity in un'azienda familiare?

La prima sicuramente è quella di definire un progetto industriale condiviso, la cosiddetta equity story, in maniera tale che che possano coesistere la visione imprenditoriale nell'ambizione industriale con il preservare l'identità imprenditoriale familiare. La seconda è costruire una governance efficace, quindi una governance che funzioni, perché spesso ci si trova di fronte al paradosso in cui l'imprenditore ha paura di perdere la propria autonomia mentre il fondo ha paura che non ci sia disciplina nella conduzione dell'azienda. La soluzione è avere una governance sana che preveda un CdA ben costituito, con dei ruoli ben chiari e con dei processi definiti. La terza è quella di costruire un patto culturale. Siccome ci sono due realtà, che sono diverse per sensibilità, esperienze  e tipologie ma condividono lo stesso spazio bisogna allineare le culture facendone un patto.

Quanto è importante secondo lei il lavoro di squadra?

Il lavoro di squadra è è fondamentale perché, come dicevamo, il primo punto è definire un progetto industriale, l'equity story, quindi è necessario trovare le persone giuste. Spesso nell'azienda familiare non è detto che ci siano tutte in quel momento, perché il piano industriale può prevedere diverse leve come la parte commerciale e la parte di produzione e quindi è anche necessario riuscire a trovare soluzioni all'esterno e portarle all'interno e avere la capacità poi di integrarle in un unico team.

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