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Cisgiordania, youtuber Salamone denuncia: "Palestinese mutilato picchiato da Idf; la retorica mainstream giustifica Israele terrorista" - VIDEO

Con la denuncia di un'ennesima violenza contro un anziano palestinese indifeso, Giuseppe Salamone mette in guardia dai dispositivi mediatici e dalla narrazione dominante, pronta a far passare per "terroristi oppressori" gli oppressi, e "oppressi" gli oppressori

31 Dicembre 2025

"Queste immagini dovrebbero stare a reti unificate": è radicale la denuncia fatta dal noto youtuber Giuseppe Salamone contro le barbare atrocità compiute dai coloni israeliani contro un anziano palestinese disabile, buttato a terra, maltrattato e minacciato di morte con fucile puntato.

Cisgiordania, youtuber Salamone denuncia: "Palestinese mutilato picchiato da Idf; la retorica mainstream giustifica Israele terrorista" - VIDEO

L'ennesima cronaca di una violenza da mesi ormai sistematica. E a darne conto questa volta, sul suo canale Youtube è proprio il content creator indipendente Giuseppe Salamone che, con tanto di video, racconta il triste episodio capitato ad un anziano palestinese senza gamba, mutilato, forte solo della sua unica stampella. Eppure anche lui per i terroristi occupanti israeliani è una "minaccia", denuncia Salamone.

Immagini girate a Masafer Yatta, un pugno di villaggi palestinesi situati a sud di Hebron, nella Cisgiordania meridionale occupata, raccontano il terrore dell'anziano, strattonato e minacciato di morte con un fucile. L'episodio contribuisce a testimoniare in modo sempre più incontrovertibile, anche dopo il fatto scioccante del palestinese in preghiera investito deliberatamente da un riservista Idf, la natura terrorista, oltre che imperialista e sovranista, dello Stato israeliano che però, forte della narrazione mainstream, è pronta a deresponsabilizzarsi. O meglio: a servirsi di una narrazione mainstream per "ripulire la propria immagine di Stato terrorista", citando Salamone.

Gli sforzi del governo di Netanyahu per riabilitarsi, agli occhi del mondo, come oppressi che sono stati "costretti" a "difendersi dagli oppressori" in quella che il premier israeliano ha linguisticamente - e semanticamente - modulato come "guerra di Redenzione", fanno già parte di un programma politico ben preciso. E il rischio, come in parte sta già avvenendo, è che un domani ci sia un'errata attribuzione di fatti e responsabilità alle vittime anziché ai carnefici. La citazione di Malcom X da parte di Salamone è, da questo punto di vista, lungimirante: "Se non state attenti, i media vi faranno odiare gli oppressi e amare gli oppressori".

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