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"Gaza", il VIDEO di 2 anni di bombardamenti in 8 minuti: dal "coinvolgimento" di Israele nell'attacco 7 ottobre alla "complicità Usa" nel genocidio, ai 64mila bambini morti o mutilati

Dalle affermazioni di negazionismo al genocidio di Netanyahu, alle serene ammissioni di complicità del tycoon: "Abbiamo dato migliori bombe a Israele, e le hanno usate proprio bene". In questo video di 8 minuti firmato dal profilo @blunts4jesus_ i due anni di bombardamenti e sangue palestinese sono scanditi da musiche forti, emozionali. Che commuovono, ma che destabilizzano davanti al disvelamento di progetti segreti dalla portata storica

29 Ottobre 2025

8 minuti di devastazione, di fumo e fiamme, di corpi diafani sotto cumuli di macerie, di civili che corrono nei reparti ospedalieri rimasti nella Striscia per tentare di salvare civili colpiti e mutilati. 8 minuti nei quali i due anni di bombardamenti senza fine di Israele hanno causato oltre 67 mila morti di cui più di 18 mila solo bambini. Sono questi gli 8 minuti nei quali il profilo social @blunts4jesus_ riassume, con intensità, i due anni di genocidio compiuti da Israele contro il popolo palestinese.

"Gaza", il VIDEO di 2 anni di bombardamenti in 8 minuti: dal "coinvolgimento" di Israele nell'attacco 7 ottobre alla "complicità Usa" nel genocidio, ai 64mila bambini morti o mutilati

Un video "a tutto tondo", che scandisce i passaggi principali del genocidio, tanto sul piano (dis)umano e sociale, quanto su quello geo-politico, servendosi di una musica incalzante ed emotivamente forte. Nel video, la musica costituisce una delle chiavi di lettura del messaggio perché batte il ritmo degli scandali politici che hanno segnato il conflitto lungo la Striscia già a partire da quel 7 ottobre 2023, quando Hamas colpì i kibbutz nel "tacito assenso" di Tel Aviv. Come infatti riporta il filmato presentando i titoli di alcuni tra gli articoli più esclusivi sul panorama internazionale, e così come rivelato da numerosi retroscena del Giornale d'Italia, l'attacco dei miliziani non avvenne nella piena inconsapevolezza del governo israeliano. Israele sapeva, l'Idf sapeva. Numerosi erano stati i segnali di avvisaglia rispetto ad un imminente attacco da parte dei miliziani, e lo stesso colonnello Haim Cohen, secondo un report interno all'esercito, era perfettamente a conoscenza delle falle nel sistema di sicurezza del festival Nova, vicino a Re'im.

Alcune delle numerose inchieste che sono riuscite a scoperchiare la sotterranea alleanza tra Netanyahu e Hamas, hanno confermato come il "pogrom" del 7 ottobre, quello su cui Netanyahu ha più volte scalpitato davanti a tutta la comunità internazionale, incluso l'Onu ("Noi ricordiamo, Israele ricorda il 7 ottobre"), sia stata una tattica perfettamente riuscita a Netanyahu per tenere le redini del potere. Tutto questo, dietro strettissima complicità statunitense, senza la quale il genocidio del popolo non sarebbe stato possibile. A cominciare dall'ex presidente Joe Biden, che dichiarava "Contrariamente alle accuse contro Israele fatte dalla Corte di Giustizia Internazionale, ciò che sta succedendo non è un genocidio".

Un chiaro voltafaccia politico, che proseguiva tra i decibel della propaganda filo-israeliana mentre Joe Biden veniva accusato di complicità in genocidio dopo che la sua amministrazione notificava al Congresso Usa l'approvazione di 5 vendite di armi a Israele per un valore complessivo di 20 miliardi di dollari. Ma era solo l'inizio di un giro di denaro che con Trump ha poi raggiunto i suoi culmini. Nel video i riferimenti sono chiari: bombe statunitensi da 500 libbre fornite a Tel Aviv. Le stesse con cui poi Israele bombardò un bar uccidendo 41 civili. Tutte circostanze poi di fatto avvalorate dagli stessi agenti coinvolti: "Bibi (Netanyahu) mi chiamava così tante volte: puoi procurarmi quest'arma, quell'arma, e altre di cui non avevo mai sentito parlare. Ma le avete usate bene" ammetteva Trump davanti ad una Knesset ormai ai suoi piedi lo scorso 13 ottobre.

Il video chiarisce perfettamente come la distruzione di Gaza abbia seguito pedissequamente tutti i passaggi indispensabili per tornare a rendere "grande" Israele: dai punti di distribuzione degli aiuti quali "luoghi di uccisione orchestrati", alla standing ovation del Congresso Usa davanti a Netanyahu. Dalle promesse a buon mercato fatte sulla "sicurezza nella Striscia", all'operazione di sistematica negazione linguistica del termine "genocidio" ("Genocidio? Non direi, credo sia solo triste. È una guerra!" dichiarava Trump). Poi, nei corridoi delle torri d'avorio della politica, la complicità del genero trumpiano, Jared Kushner, e il piano "Gaza Riviera", dietro all'apparente "rinascita" della Striscia e dietro il volto sornione di Tony Blair. Il "buon uomo" a capo del "Tony Blair Institute", il cui principale finanziatore è Lerry Ellison. E poi: i "miliardari della tecnologia" che andrebbero ad aggiungersi, come api intorno al miele, all'idea di una Gaza fatta di "città intelligenti". Insomma, un video che mette dentro tutto, proprio come il genocidio pianificato della Striscia ha "messo dentro tutti".

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