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San Siro, la storia dello stadio: dalla costruzione iniziata nel 1925 per 5mln lire alla vendita a Inter e Milan per €197mln prima dell’abbattimento - VIDEO

La storia del tempio del calcio italiano comincia nel 1925, quando l’allora presidente del Milan, Piero Pirelli, decise di dotare il club rossonero di un nuovo impianto. I lavori, dal costo di circa 5 milioni di lire, iniziarono il 1° agosto 1925 e durarono un anno. Nella notte l’ultima svolta: il Consiglio Comunale ha approvato la vendita dello stadio per 197 milioni di euro a Inter e Milan. Il "Meazza" sarà demolito e le 2 squadre costruiranno un nuovo stadio

30 Settembre 2025

Dal sogno di Piero Pirelli nel 1925, costato 5 milioni di lire, fino alla decisione di venderlo a Inter e Milan per 197 milioni di euro. È questa la parabola dello stadio di San Siro, il “Meazza”, simbolo del calcio italiano e teatro di memorabili derby e finali europee. Dopo quasi un secolo di storia, il tempio del pallone milanese si avvia verso la demolizione prevista nel 2031, lasciando spazio al nuovo impianto progettato dagli studi Manica e Foster + Partners.

San Siro, la storia dello stadio: dalla costruzione iniziata nel 1925 per 5mln lire alla vendita a Inter e Milan per €197mln prima dell’abbattimento

La storia del tempio del calcio italiano comincia nel 1925, quando l’allora presidente del Milan, Piero Pirelli, decise di dotare il club rossonero di un nuovo impianto. Il progetto fu affidato agli architetti Ulisse Stacchini, già autore della Stazione Centrale, e Alberto Cugini. L’area scelta fu quella del quartiere San Siro, che prendeva il nome dall’antica chiesa di San Siro alla Vepra e che all’epoca era diventato il polo sportivo della città grazie agli ippodromi.

I lavori, dal costo di circa 5 milioni di lire, iniziarono il 1° agosto 1925 e durarono un anno: nacque così uno stadio “all’inglese” con 4 tribune indipendenti, una coperta, e una capienza di 35mila spettatori. L’inaugurazione avvenne il 19 settembre 1926 con un derby amichevole vinto dall’Inter 6-3.

Nel 1935 l’impianto fu acquistato dal Comune di Milano, che avviò un primo ampliamento su progetto dell’architetto Mario Perlasca e dell’ingegnere Giuseppe Bertera. Con l’aggiunta delle curve di raccordo e il restyling degli ingressi, la capienza salì a 55mila posti. Lo stadio rinnovato fu inaugurato il 13 maggio 1939 con Italia-Inghilterra.

Dopo anni di alternanza con l’Arena Civica, nel 1947 Milan e Inter si trasferirono definitivamente a San Siro. Nel 1953 arrivò un secondo grande ampliamento, firmato dall’architetto Armando Ronca e dall’ingegnere Ferruccio Calzolari: la costruzione del secondo anello e delle rampe elicoidali portò la capienza a 100mila spettatori, poi ridotti per motivi di sicurezza. Il nuovo San Siro fu inaugurato il 5 settembre 1955 con Milan-Dinamo Mosca.

Negli anni successivi furono introdotti l’impianto di illuminazione notturna e il tabellone elettronico. Nel 1980 lo stadio fu intitolato a Giuseppe Meazza, campione che vestì entrambe le maglie di Milano e due volte campione del mondo con la Nazionale.

La svolta del 1990 arrivò con i Mondiali: gli architetti Giancarlo Ragazzi ed Enrico Hoffer e gli ingegneri Leo Finizi ed Edoardo Nova disegnarono il terzo anello, sostenuto da 11 torri cilindriche, e la copertura con travi reticolari rosse. Il Meazza raggiunse così 85.700 posti. L’impianto venne riaperto con la finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus.

Gestito da M-I Stadio S.r.l., compartecipata da Milan e Inter, il Meazza ha subito nel 2008 ulteriori adeguamenti Uefa, stabilizzandosi a circa 80mila posti. È oggi lo stadio più capiente d’Italia e tra i più prestigiosi al mondo. Nel 2009 il Times lo definì il secondo stadio più bello al mondo dopo il Westfalenstadion di Dortmund, mentre rimane tuttora il più titolato al mondo grazie ai successi rossonerazzurri.

Nella notte l’ultima svolta: il Consiglio Comunale ha approvato la vendita dello stadio per 197 milioni di euro. “Adesso parte una pratica amministrativa non banale – dice la vicesindaca Anna Scavuzzoe tocca alle squadre fare una parte che fino ad ora hanno fatto troppo poco”. Il rogito dovrà essere firmato entro il 10 novembre, dopo il via libera delle banche.

Il nuovo impianto sarà progettato dagli studi Manica e Foster + Partners e il piano definitivo dovrà essere pronto entro dodici mesi. I lavori partiranno nella prima metà del 2027 e dureranno quattro anni: la consegna è prevista nel 2031. Il Meazza resterà operativo per eventi e concerti fino ad allora, prima di essere quasi interamente demolito: l’unico angolo a resistere sarà quello Sud-Est, mantenuto come memoria storica di un monumento che ha segnato quasi un secolo di calcio e di emozioni.

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