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Vendita Stadio San Siro, accordo trovato tra Comune di Milano, Inter e Milan, domani il via libera a demolizione, nuovo impianto entro il 2031

Sul fronte economico, la vicesindaca con delega alla Rigenerazione urbana, Anna Scavuzzo, ha chiarito nella delibera che approderà in Giunta che non ci sarà una “compartecipazione” alla demolizione e rifunzionalizzazione di San Siro. Palazzo Marino, infatti, contribuirà con 22 milioni di euro, e non con i 36 inizialmente previsti, a fronte di un’operazione complessiva dal valore di 197 milioni

16 Settembre 2025

Vendita Stadio San Siro, accordo trovato tra Comune di Milano, Inter e Milan, domani il via libera a demolizione, nuovo impianto entro il 2031

San siro, fonte Facebook profilo Milanismo

Accordo raggiunto tra il Comune di Milano e le due società calcistiche meneghine, Inter e Milan, per la vendita dello stadio di San Siro. “Se tutto va bene mercoledì 17 settembre dovremmo andare in Giunta”, ha annunciato il sindaco Giuseppe Sala, confermando un passo decisivo verso il futuro del Meazza. Dopo il via libera della Giunta, il dossier passerà al Consiglio comunale, chiamato ad approvare l’operazione. L’obiettivo è chiaro per la realizzazione del nuovo stadio: rispettare la scadenza del 2031, termine entro cui il nuovo impianto dovrà essere pronto per non perdere la candidatura agli Europei di calcio del 2032.

Vendita Stadio San Siro, accordo trovato tra Comune di Milano, Inter e Milan, domani il via libera a demolizione, nuovo impianto entro il 2031

Il primo cittadino ha sottolineato la necessità di tempi rapidi: senza uno stadio pronto entro la data stabilita, la Uefa non prenderà in considerazione Milano per la rassegna continentale. Un vincolo stringente che rende serrata la tabella di marcia.

Sul fronte economico, la vicesindaca con delega alla Rigenerazione urbana, Anna Scavuzzo, ha chiarito nella delibera che approderà in Giunta che non ci sarà unacompartecipazionealla demolizione e rifunzionalizzazione di San Siro. Palazzo Marino, infatti, contribuirà con 22 milioni di euro, e non con i 36 inizialmente previsti, a fronte di un’operazione complessiva dal valore di 197 milioni. Restano però da definire i termini esatti della vendita e il ruolo della società che i club hanno incaricato – o incaricheranno – per la gestione dell’acquisto dello stadio e delle aree circostanti.

Un punto su cui intende fare chiarezza Enrico Fedrighini, consigliere di maggioranza del gruppo misto e presidente della commissione Affari istituzionali. Fedrighini ha annunciato la convocazione di una seduta, con ogni probabilità il 23 settembre, con la richiesta di audire i membri della giunta competenti, a partire dalla stessa Scavuzzo, e l’amministratore delegato della “società veicolo” che fungerà da tramite nell’operazione.

L’obiettivo, ha spiegato, è quello di “garantire a ogni consigliere una puntuale, diretta e completa acquisizione di tutte le informazioni essenziali su struttura, assetto economico, dimensione operativa e relazioni societarie di tale veicolo-acquirente”. Tra i documenti richiesti figurano l’offerta d’acquisto trasmessa al Comune l’11 marzo 2025 e il dossier “Elementi essenziali delle convenzioni urbanistiche”, che dettaglia modalità e opere di urbanizzazione connesse al progetto.

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