Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Garlasco, ex comandante Cassese: "Non consideravo di interesse la spazzatura, sul pigiama di Chiara Poggi 4 impronte andate perse" - VIDEO

Cassese ricorda un dettaglio cruciale: “Sul pigiama della ragazza c'erano quattro impronte che sono andate perse. Quando il medico legale ha ribaltato il corpo, il pigiama si è imbrattato di sangue e le tracce sono andate perse"

26 Giugno 2025

Il prossimo 4 luglio riprenderà il maxi incidente probatorio legato al delitto di Garlasco, sospeso a causa di un blackout che ha colpito la zona della questura di Milano, rallentando le operazioni in corso.

In attesa dei risultati ufficiali, l’ex comandante dei carabinieri di Vigevano, Gennaro Cassese, che fu tra i primi a indagare sulla morte di Chiara Poggi, è intervenuto a Zona Bianca, su Rete 4, raccontando le fasi iniziali delle indagini e soffermandosi su uno degli elementi chiave dell'incidente probatorio: la spazzatura. “Io, come investigatore per la mia parte, quella spazzatura non la consideravo in quel momento di interesse, perché avevo tutt'altro da verificare. Quella spazzatura poi è stata valutata anche dagli altri colleghi che erano sul posto e, per finire, anche dalla procura”, spiega Cassese.

Aggiunge poi una precisazione importante: “Però c'è una precisazione da fare: non è che è stata sequestrata ad aprile 2008, è stata repertata e il 13 è stato sottoposto a sequestro l'intero immobile. Ora cercano il decreto di sequestro, ma è agli atti del 2007 perché in calce al verbale di sequestro dei carabinieri di Pavia c'è la convalida del pm: tutto ciò che era in quella casa è sempre stato sotto sequestro”.

Cassese interviene anche sul ritrovamento di un capello nella spazzatura, durante l’incidente probatorio: “Al momento abbiamo fatto il verbale e poi c'è il supporto fotografico e dei video, ma non ricordo di questo capello. Il sequestro serve proprio per salvaguardare la scena del crimine e penso che l'abbiamo fatto”.

Nel corso dell’intervista, l’ex comandante ricostruisce anche i primi istanti dell’indagine: “Appena sono arrivato c'era una Golf parcheggiata, un ragazzo seduto sul marciapiede e un carabiniere vicino. Mi è stato indicato come il fidanzato della ragazza che era stata trovata morta e ricordo che lui mi aveva chiesto anche se poteva rientrare per far vedere come si era mosso in quell'ambiente. Io gli ho detto di non muoversi”.

E prosegue: “La prima verifica che hanno fatto? Sono entrati senza calzari e, vedendo che c'era del sangue, hanno fatto molta attenzione, perché dovevano comunque sincerarsi se la ragazza avesse bisogno di un intervento sanitario”.

Infine, Cassese ricorda un dettaglio cruciale: “Sul pigiama della ragazza c'erano quattro impronte che sono andate perse. Quando il medico legale, che è arrivato sul posto, fa l'esame necroscopico, ha ribaltato il corpo, il pigiama si è imbrattato di sangue e le tracce sono andate perse”.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti