26 Giugno 2025
L'analisi della spazzatura della villetta di via Pascoli a Garlasco ha portato ai risultati attesi: sono state individuate principalmente tracce biologiche di Chiara Poggi, mentre è presente il DNA di Alberto Stasi solamente sulla cannuccia di un Estathè al limone. Queste sono le anticipazioni dell'avvocato Antonio De Rensis, difensore dell'ex fidanzato di Chiara Poggi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione.
La vittima ha lasciato tracce su un piattino di plastica, sul sacchetto azzurro dell'immondizia e sulla linguetta dei due yogurt Fruttolo. Sempre di Chiara Poggi sarebbe il profilo genetico quasi completo rintracciato sul sacchetto di cereali trovato sul divano, su cui è stato trovato un capello della lunghezza di circa tre centimetri.
L'unico profilo maschile individuato sarebbe di Alberto Stasi, l'allora fidanzato 26enne di Chiara Poggi: è stato rivenuto il suo DNA sulla cannuccia di plastica del brick di Estathè al limone.
Stasi non aveva mai negato di aver bevuto da quella cannuccia. La sera prima del delitto di Garlasco, infatti, Stasi e Poggi avevano cenato insieme e, secondo le parole dell'uomo, lui aveva bevuto proprio il tè. Sul fondo della confezione è stata rinvenuta una possibile impronta, che sarà studiata dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano e dagli esperti dattilografi e genetisti.
La lista dei reperti da analizzare è ancora lunga: è molto attesa la perizia sui 34 fogli di acetato che hanno conservato finora le impronte digitali trovate in casa Poggi nei sopralluoghi successivi al delitto. Si cercheranno soprattutto tracce di sangue: attenzione in particolare sulla traccia 10, impronta del palmo di una mano definita "sporca" da un ignoto e ritrovata all'ingresso della villetta, ma non attribuita né a Stasi, né a Sempio, né alla famiglia Poggi.
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