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Gaza City, funzionaria Unicef Tess Ingram lancia allarme: “Luogo dove l’infanzia non può sopravvivere, corpi dilaniati da schegge ogni giorno”

La funzionaria dell’Unicef Tess Ingram, visto il genocidio in corso nella Striscia, lancia l’allarme su quanto sta accadendo a Gaza City, definendola una città dove i bambini non possono sopravvivere

05 Settembre 2025

Gaza City, funzionaria Unicef Tess Ingram lancia allarme: “Luogo dove l’infanzia non può sopravvivere, corpi dilaniati da schegge ogni giorno”

Tess Ingram Fonte: 6PR

La funzionaria dell’Unicef Tess Ingram ha avvertito che Gaza City si sta trasformando in un luogodove l'infanzia non può sopravvivere”. La responsabile della comunicazione dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, che ha lanciato l’allarme, ha parlato durante una conferenza stampa convocata per denunciare le drammatiche condizioni dei più piccoli nella Striscia. “È una città di paura, fuga e funerali”, descrivendo uno scenario dove i bambini sono vittime quotidiane del genocidio in corso. “L'impensabile non si profila; è già qui”, ha aggiunto, avvertendo che “l'escalation è in corso”.

 

Gaza City, funzionaria Unicef Tess Ingram lancia allarme: “Luogo dove l’infanzia non può sopravvivere, corpi dilaniati da schegge ogni giorno”

La funzionaria dell’Unicef Tess Ingram ha raccontato gli strazianti incontri con famiglie costrette a fuggire più volte, spesso divise nel caos. “Ho incontrato bambini separati dai loro genitori in quel caos. Madri i cui figli sono morti di fame. Madri che temono che i loro figli saranno i prossimi. Ho parlato con bambini nei letti d'ospedale, i loro corpicini dilaniati dalle schegge”, ha spiegato.

Secondo Ingram, il crollo dei servizi essenziali sta lasciando i più giovani e vulnerabili di Gaza “in lotta per la sopravvivenza”. Attualmente, solo 44 dei 92 centri ambulatoriali di trattamento nutrizionale dell’Unicef a Gaza City sono ancora operativi, privando migliaia di bambini malnutriti dell’assistenza necessaria. “Questo è ciò che significa la carestia in una zona di guerra, ed era ovunque guardassi a Gaza City”, ha sottolineato.

La rappresentante dell’Unicef ha ribadito lo sforzo costante degli operatori sul campo: “Il nostro team sta facendo tutto il possibile per aiutare i bambini. Ma potremmo fare molto di più, raggiungere ogni bambino qui, se le nostre operazioni sul campo fossero abilitate su larga scala e fossimo adeguatamente finanziati”.

Infine, ha denunciato la natura non casuale del genocidio in corso: “La sofferenza dei bambini nella Striscia di Gaza non è casuale. È la conseguenza diretta di scelte che hanno trasformato Gaza City e l'intera Striscia in un luogo in cui la vita delle persone è sotto attacco, da ogni angolazione, ogni giorno”.

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