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Gaza, Hamas tende la mano a Israele: "Pronti a accordo per fine guerra e rilascio ostaggi", ma Tel Aviv rifiuta e continua a distruggere Striscia

Hamas propone tregua e ricostruzione: Israele resta fermo sulle armi, mentre Gaza attende la fine mortale dell’assedio

04 Settembre 2025

Gaza, ufficiale di Hamas: “Perso 80% della Striscia e morto 95% dei leader, popolazione in balia di bande e clan armati, sicurezza crollata”

Hamas Gaza Fonte: Al Jazeera

Nuova proposta di fine delle ostilità da parte di Hamas, che in una comunicazione ufficiale ha teso una mano a Israele, dicendosi pronto a un "accordo per il cessare della guerra" che implica anche il "rilascio di tutti gli ostaggi". Tel Aviv, però, ha detto pubblicamente che non crede all'ennesimo "trucco" di Hamas, continuando di fatto a distruggere la Striscia di Gaza e a portare avanti il genocidio dei palestinesi.

Gaza, Hamas tende la mano a Israele: "Pronti a accordo per fine guerra e rilascio ostaggi", ma Tel Aviv rifiuta e continua a distruggere Striscia

Hamas ha diffuso un annuncio ufficiale che potrebbe segnare una svolta cruciale nella guerra a Gaza. In una nota, il movimento ha dichiarato la disponibilità a raggiungere un accordo complessivo che ponga fine al conflitto e garantisca la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti. “Siamo pronti ad accettare un’intesa globale – si legge – che preveda lo scambio di prigionieri, la fine della guerra e il ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia”.

Le condizioni poste da Hamas riflettono la drammatica realtà della popolazione civile di Gaza: stop alle operazioni militari, ritiro dell’esercito israeliano, apertura dei valichi per l’ingresso di beni essenziali e avvio immediato della ricostruzione. Non si tratta solo di una proposta militare, ma di un piano politico che include anche la formazione di un governo nazionale di tecnocrati, in grado di gestire gli affari interni della Striscia senza condizionamenti esterni.

Il movimento ricorda che già dal 18 agosto, grazie alla mediazione internazionale, ha accettato una proposta di tregua condivisa da tutte le fazioni palestinesi. Ma da Israele non è ancora arrivata alcuna risposta. Al contrario, il premier Benjamin Netanyahu ha liquidato l’offerta come “ennesimo trucco mediatico”, ribadendo che la guerra finirà solo alle condizioni imposte da Tel Aviv: smilitarizzazione di Gaza, smantellamento di Hamas e controllo israeliano sulla Striscia.

Una posizione che conferma la volontà del governo israeliano di proseguire con l’offensiva, ignorando l’urgenza umanitaria e il desiderio della popolazione palestinese di porre fine alle sofferenze. Intanto, decine di migliaia di civili stanno abbandonando Gaza City sotto il peso dei bombardamenti, ma molti vengono fermati lungo la strada dalle stesse forze d’occupazione, che accusano Hamas di volerli trattenere per scopi propagandistici.

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