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Gaza, Hamas accetta proposta cessate il fuoco di 60 giorni: rilascio 10 ostaggi israeliani in cambio di sblocco aiuti, Tel Aviv continua a occupare

Hamas approva la proposta dei mediatori arabi Qatar ed Egitto: rilascio ostaggi, apertura di valichi e 60 giorni di tregua mentre resta incerta la risposta israeliana

18 Agosto 2025

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Hamas ha accettato la proposta dei mediatori arabi Egitto e Qatar per un cessate il fuoco a Gaza di 60 giorni. Le condizioni principali sono il rilascio di 10 ostaggi israeliani vivi e 18 morti in cambio dello sblocco degli aiuti umanitari da parte di Tel Aviv, ma quest'ultima continua ha occupare.

Gaza, Hamas accetta proposta cessate il fuoco di 60 giorni: rilascio 10 ostaggi israeliani in cambio di sblocco aiuti, Tel Aviv continua a occupare

Hamas ha comunicato la propria approvazione dell’ultima proposta di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, avanzata dai mediatori arabi Egitto e Qatar. Lo ha riferito Al Jazeera, citando una fonte del gruppo palestinese: "Abbiamo informato i mediatori della nostra approvazione della proposta, presentata ieri". Il via libera di Hamas apre la strada all’avvio dei negoziati per porre fine alla guerra.

Secondo quanto riportato, l’accordo prevede il rilascio di dieci ostaggi israeliani vivi e dei corpi di 18 deceduti, insieme alla consegna di aiuti umanitari a Gaza tramite la Mezzaluna Rossa, le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali. Il cessate il fuoco dovrebbe durare 60 giorni, periodo durante il quale saranno avviati colloqui per definire un accordo permanente. Tra le misure incluse, anche l’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni e la liberazione di circa 200 prigionieri palestinesi con condanne elevate, compresi 140 ergastolani. Gli aiuti riguarderanno carburante, acqua, elettricità, riabilitazione di ospedali e panifici, e forniture per la rimozione dei detriti.

La proposta rappresenta un compromesso tra un cessate il fuoco totale e una tregua temporanea, dopo che precedenti intese, come quella promossa dall’inviato statunitense Steve Witkoff, si erano arenate sul ritiro delle truppe israeliane. Attualmente resta da definire la risposta di Israele: l’Idf ha già annunciato l’intenzione di evacuare Gaza City ed entrare con migliaia di soldati, decisione contestata sia a livello internazionale che all’interno del Paese, con manifestazioni di cittadini israeliani che chiedono di fermare l’avanzata e riportare gli ostaggi.

Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha avuto colloqui al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per coordinare la mediazione e definire i dettagli dell’accordo. La diplomazia internazionale resta ora concentrata sul consenso israeliano e sulla gestione della fase operativa del cessate il fuoco, auspicando che possa segnare un passo concreto verso la fine del conflitto e la tutela della popolazione civile.

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