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Ucraina, Aiea: “Cupola protettiva centrale Chernobyl non è più sicura, la struttura ha perso la capacità di contenimento"

L' agenzia internazionale per l’energia atomica ha confermato la perdita dei principali componenti di sicurezza della cupola protettiva della centrale Chernobyl , compresa la capacità di contenimento

06 Dicembre 2025

Ucraina, Aiea: “Cupola protettiva centrale Chernobyl non è più sicura, la struttura ha perso la capacità di contenimento"

Fonte: x @walZer.b

La cupola protettiva della centrale nucleare di Chernobyl non è più considerata sicura dopo i gravi danni provocati da un drone lo scorso febbraio. Lo ha confermato l’Aiea, che nell’ispezione della scorsa settimana ha rilevato la perdita di componenti fondamentali per la sicurezza, inclusa la capacità di contenimento del materiale radioattivo, pur senza riscontrare danni permanenti ai sistemi di monitoraggio.

Ucraina, Aiea: “Cupola protettiva centrale Chernobyl non è più sicura”, la struttura era stata colpita da 1 drone russo lo scorso febbraio

La valutazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) arriva dopo giorni di analisi tecniche condotte sul sito della centrale di Chernobyl, dove la cupola protettiva — completata nel 2019 per isolare i resti del reattore numero quattro distrutto nel 1986 — ha mostrato segni di vulnerabilità significativi. Gli esperti dell’Agenzia hanno confermato che i danni causati dall’attacco con un drone dello scorso febbraio hanno compromesso la funzione principale della struttura. Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha spiegato che "l’ispezione ha confermato che la struttura ha perso i suoi componenti di sicurezza chiave, inclusa la capacità di contenimento, ma ha anche riscontrato che non sono stati causati danni permanenti ai suoi sistemi di monitoraggio". Una situazione che, secondo l’Agenzia, richiede ulteriori interventi per garantire la protezione del materiale radioattivo ancora presente sul posto. Le riparazioni già effettuate non sono considerate sufficienti per un ripristino completo: come precisa Grossi, "un ripristino completo rimane essenziale per prevenire ulteriori degradi e garantire la sicurezza nucleare a lungo termine".

Cos’è successo a febbraio

L’attacco avvenuto il 14 febbraio aveva provocato un incendio e danneggiato il rivestimento esterno del sarcofago che ricopre l’area del vecchio reattore. Le Nazioni Unite avevano confermato che il drone — dotato di testata ad alto esplosivo — aveva colpito la struttura, ma senza provocare aumenti nei livelli di radiazione. Le autorità ucraine hanno attribuito l’attacco alla Russia, mentre Mosca ha negato ogni coinvolgimento. 

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