02 Settembre 2025
Il Giornale d'Italia ha intervistato Gideon Levy, giornalista israeliano, firma di Haaretz dal 1982 e di Internazionale dal 2010. Nel corso della sua carriera Levy ha più volte messo in luce le nefandezze commesse dal governo di Benjamin Netanyahu, denunciando il genocidio dei palestinesi a Gaza e i soprusi che subiscono da parte dei coloni illegali gli abitanti della Cisgiordania. Nell'intervista, ha affrontato il tema dell'occupazione israeliana di Gaza City e dell'annessione dell'intera Striscia di Gaza, sottolineando il ruolo giocato da Donald Trump.
La data fissata dal governo Netanyahu per prendere Gaza City è il 22 settembre: è possibile conquistarla in circa 20 giorni o è solo propaganda?
Sì, è solo propaganda, fatta per calmare Donald Trump perché sta perdendo la pazienza, così Netanyahu promette e tutte le promesse che fa sono totalmente irrealistiche per conquistare e prendere il più possibile. Netanyahu è solo interessato al breve periodo e per questo non vuole fare un accordo con Hamas.
Parlando del ruolo di Trump, lei ha scritto che "Trump è responsabile del genocidio a Gaza". Perchè Trump continua a supportare Netanyahu?
Penso che Donald Trump perderà presto la pazienza. Non so cosa stiamo vendendo a Trump, ma sono sicuro che Netanyahu gli ha promesso qualcosa e lui gli crede. Netanyahu afferma che avrà una vittoria totale e Trump ci crede.
L'obiettivo di Israele è quello di conquistare tutta la Striscia: dopo la conquista della città di Gaza, quali saranno i prossimi passaggi del Netanyahu?
Dicono, lo dicono loro non io, che vogliono deportare tutta la popolazione in una "città umanitaria", che sarà essere un posto terribile. I palestinesi saranno tutti concentrati lì e poi dovranno lasciare la Striscia. L'obiettivo finale è la pulizia etnica di Gaza. Non sono ancora riusciti a farlo perché nessuno accetta queste persone, ma stanno trasformando tutta la Striscia in una terra per gli ebrei. Tutta la Striscia per gli ebrei.
La comunità internazionale è stata in silenzio sul genocidio dei palestinesi, solo poche settimane fa le prime voci si sono alzate. Perché gran parte degli Stati è rimasta in silenzio?
Troppi interessi. Hanno paura di Donald Trump. Donald Trump è il principale attore di questa storia. Qualsiasi Stato ha paura della punizione di Donald Trump, sono spaventati. Il tribunale internazionale della CPI, ha emesso un mandato di cattura per Netanyahu in quanto ha commesso crimini contro l'umanità, eppure Trump ha messo sanzioni sui giudici. Quindi, sono tutti spaventati da Donald Trump. Inoltre ci sono alcuni paesi che sono contro le sanzioni, ma rimane molto difficile. È difficile andare contro Israele, a causa del passato, per la paura dell'antisemitismo. L'Europa adesso è forte e prova, ora, a fare qualcosa ma è difficile.
Secondo alcune fonti Donald Trump sarebbe malato, alcuni dicono addirittura morto; se Trump morisse come si evolverebbe il supporto statunitense a Israele?
Il Partito Democratico è totalmente contrario a questo tipo di rapporto con Netanyahu, e ora anche molti Repubblicani criticano Trump per questo rapporto "speciale". Se Donald Trump non sarà più qui, Israele sarà in grossi guai.
Gideon Levy è un giornalista e scrittore israeliano. Dal 1982 scrive per il quotidiano israeliano Haaretz e dal 2010 anche per il settimanale Internazionale. Nel corso della sua carriera è sempre stato molto critico con la politica di occupazione israeliana nei territori palestinesi e sull’atteggiamento dei media e della società nei confronti dell'occupazione della Cisgiordania. Ha più volte criticato le politiche di Benjamin Netanyahu e del Likud. Ha scritto The Punishment of Gaza (2010).
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia