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"Gaza Riviera", il piano post-guerra di Trump: Striscia spopolata, centro per Amazon e Tesla e sotto controllo Usa per 10 anni - IL DOCUMENTO

Un documento di 38 pagine dell'amministrazione Trump delinea i contorni del piano "Gaza Riviera", che prenderebbe il via dopo il termine della guerra, o meglio, dopo la realizzazione del piano "Aurora" di deportazione dei palestinesi dalla Striscia

31 Agosto 2025

"Gaza Riviera", il piano post-guerra di Trump: Striscia spopolata, centro per Amazon e Tesla e sotto controllo Usa per 10 anni - IL DOCUMENTO

Gaza Riviera e Trump

Ecco il GREAT Trust, piano post-guerra di Donald Trump per trasformare Gaza nella "Riviera del Medioriente", un piano di cui il tycoon ha panche parlato in un vertice alla Casa Bianca con Tony Blair e con Jared Kushner. In un documento di 38 pagine creato e sviluppato dagli stessi manager israeliani che hanno ideato il sistema della controversa Ghf, viene spiegato che l'obiettivo è quello di spopolare Gaza con degli incentivi per l'esodo ai palestinesi (5mila dollari). Trasformare la Striscia in un polo hi-tech - e più specificamente un centro per Amazon e Tesla - e porre Gaza sotto il controllo degli Usa per 10 anni.

"Gaza Riviera", il piano post-guerra di Trump: Striscia spopolata, centro per Amazon e Tesla e sotto controllo Usa per 10 anni

Un documento di 38 pagine dell'amministrazione Trump delinea i contorni del piano "Gaza Riviera", che prenderebbe il via dopo il termine della guerra, o meglio, dopo la realizzazione del piano "Aurora" di deportazione dei palestinesi dalla Striscia. Un progetto, scritto dalla Boston Consulting Group con il benestare dei governi americano e israeliano, con anche il contributo (economico e ideologico) di Tony Blair, che sta subendo una forte accelerazione a causa dell'occupazione di Gaza City da parte dell'Idf. La prima fase prevede di deportare 1,1 milione di palestinesi verso sud e poi in altri Paesi. Una fase che si preannuncia mortale, considerando che durante il processo di deportazione, centinaia di migliaia di palestinesi potrebbero rischiare la vita.

Il piano è stato mutuato da un documento del 2017 dell'Institute for Zionist Strategies, nel quale Tel Aviv avrebbe voluto deportare 2,2 milioni di palestinesi da Gaza all'Egitto e all'Arabia Saudita, come da anticipazione del Giornale d'Italia.

Nel piano vengono illustrati diversi punti: via tutti i palestinesi da Gaza e a quelli che sono proprietari di terreni verrà offerto un token digitale in cambio dei diritti di sviluppo. Il token potrà essere utilizzato per finanziare la propria vita fuori dall'enclave o per riscattare un appartamento nelle nuove "città intelligenti e basate sull’intelligenza artificiale" della Striscia. Il focus è la creazione di un polo tecnologico statunitense che possa anche essere un centro per Amazon e Tesla. 

Gli Stati Uniti manterranno il controllo della Striscia per minimo 10 anni, trasferendo in maniera graduale i compiti di controllo alla polizia locale da quelle che il documento descrive come "Pmc occidentali", vale a dire società militari private. Tuttavia, per portare a termine un piano del genere l'amministrazione Trump prevede di chiamare in causa anche i Paesi sauditi: ed ecco che allora nel documento si fa riferimento al coinvolgimento di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti che dovrebbero dare il loro aiuto nella costruzione delle infrastrutture: si citano l’autostrada ad anello Mbs (Mohammed Bin Salman) e l’autostrada Mbz (Mohammed Bin Zayed).

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