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Netanyahu nega carestia a Gaza: “Non c’è fame nella Striscia, non ci sarebbero abitanti se no”, ma 14 morti per denutrizione in 24h, 147 da inizio guerra

Intanto continua il genocidio a Gaza: altri 13 palestinesi sono stati uccisi e oltre 30 feriti a causa dei bombardamenti israeliani di oggi su diverse aree della Striscia di Gaza

28 Luglio 2025

Netanyahu nega carestia a Gaza: “Non c’è fame nella Striscia, non ci sarebbero abitanti se no”, ma 14 morti in 24h, 147 da inizio guerra

B. Netanyahu - da account Facebook

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu fa il negazionista edesclude categoricamente l’esistenza della carestia nella Striscia: “Non c’è fame a Gaza, altrimenti non ci sarebbero gli abitanti”. Ma il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas segnala 14 nuove vittime per fame e malnutrizione in un solo giorno. Il bilancio dei morti dall'inizio del conflitto sale così a 147, tra cui 88 bambini, secondo Hamas.

Netanyahu nega carestia a Gaza: “Non c’è fame nella Striscia, non ci sarebbero abitanti se no”, ma 14 morti in 24h, 147 da inizio guerra

Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato che nelle ultime 24 ore 14 persone sono morte a causa della fame e della malnutrizione. Il totale delle vittime dall’inizio della guerra sale così a 147, tra cui 88 bambini.

Non c’è alcuna politica della fame a Gaza, e non c’è fame a Gaza”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sabato sera, intervenendo a una conferenza cristiana a Gerusalemme ospitata dalla consigliera di Donald Trump e pastore evangelico Paula White. “Israele ha consentito gli aiuti umanitari per tutta la durata della guerra... Altrimenti non ci sarebbero abitanti di Gaza”, ha aggiunto il premier, accusando Hamas di intercettare i rifornimenti per poi “accusare Israele di non fornirli”.

Secondo Netanyahu, “Israele ha permesso l’arrivo di aiuti umanitari per tutta la durata della guerra e ha consentito l’ingresso nella Striscia della quantità richiesta dal diritto internazionale”.

Intanto, sul terreno, il bilancio delle vittime civili continua a crescere. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 13 palestinesi sono stati uccisi e oltre 30 feriti a causa dei bombardamenti israeliani di oggi su diverse aree della Striscia di Gaza.

5 persone sono morte in seguito a un attacco aereo che ha colpito un appartamento nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan-Younis. Altre 5 sono rimaste uccise e più di 30 ferite dopo il bombardamento di una casa di tre piani nel quartiere giapponese, sempre nella parte occidentale di Khan-Younis. Altri tre palestinesi hanno perso la vita, e diversi sono rimasti feriti, in un raid su un’abitazione nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia.

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