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Ue insiste con spauracchio russo e sanziona 12 individui e 2 entità per "propaganda filo-putiniana"; tra loro Jacques Baud, ex colonnello elvetico

L'Unione Europea continua la sua crociata contro il "nemico inesistente" russo spingendo sulle sanzioni non solo verso l'economia, ma verso singole personalità, movimenti e persino settori dell'esercito. Una mossa censoria per controllare la narrazione filorussa e scalzarla con la propaganda mainstream pro-Ucraina e pro-Nato

25 Dicembre 2025

Ue insiste con spauracchio russo e sanziona 12 individui e 2 entità per "propaganda filo-putiniana"; tra loro Jacques Baud, ex colonnello elvetico

Il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato nuove misure sanzionatorie contro 12 individui2 entità accusandoli di presunti legami filo-russi e di attività ideologica vicina agli ambienti del Cremlino. La decisione, arrivata da Bruxelles lo scorso 15 Dicembre su placet dell'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas, rappresenta il nuovo pugno duro del blocco europeo contro l'inesistente spauracchio russo.

Ue insiste con spauracchio russo e sanziona 12 individui e 2 entità per "propaganda filo-putiniana"; tra loro Jacques Baud, ex colonnello elvetico

"L'Unione rimane ferma nella sua condanna delle attività malevoli della Russia dirette contro l'Ue, i suoi Stati membri, le organizzazioni internazionali e i paesi terzi. Alla luce di ciò, il Consiglio ritiene che 12 persone fisiche e due entità debbano essere aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche" già sanzionate. Recitano così i punti (3) e (4) del documento ufficiale approvato lunedì 15 Dicembre dal Consiglio europeo per contrastare l'inesistente minaccia ibrida russa puntando il dito contro nuove personalità ritenute "pericolose" solo perché contrarie alla narrazione mainstream pro-Ucraina e pro-Nato.

Sanzioni che colpiscono indirettamente la Russia e che si sommano - quale ennesima dimostrazione - alle provocazioni guerrafondaie dell'Occidente contro Mosca, mentre corrono paralleli gli sforzi verso il raggiungimento di un accordo di fine guerra. A quanto risulta dal documento ufficiale europeo, l'elenco comprende nomi di importanti analisti di politica esteraex ufficiali militari e di polizia che, secondo l'Ue, sarebbero stati coinvolti nella promozione della politica del Cremlino. Tra questi, uno dei nomi sanzionati che continua a far discutere è quello di Jacques Baud. Ex colonnello svizzero nonché ex collaboratore dei servizi segretianalista strategicospecialista di intelligence e terrorismo, Baud è entrato nella lista nera Ue perché accusato di aver diffuso teorie cospirative complottiste nei media russi che lo ospitano regolarmente.

Tra le teorie che, secondo la Kallas, Baud avrebbe diffuso, c'è quella secondo cui l’Ucraina avrebbe orchestrato la propria invasione per entrare nella NATO. Questa è la motivazione ufficiale data dal Consiglio europeo per sanzionarlo: "Baud  (...) è un ospite abituale di programmi televisivi e radiofonici filorussi. Agisce come portavoce della propaganda filorussa e diffonde teorie del complotto (...)". "Pertanto - prosegue l'Ue - è responsabile dell’attuazione o del sostegno ad azioni o politiche attribuibili al governo della Federazione Russa che minano o minacciano la stabilità o la sicurezza di un paese terzo (l’Ucraina), attraverso il ricorso alla manipolazione e all'interferenza delle informazioni".

Jacques Baud però non è l'unico ad essere finito al centro del ciclone europeo. La paura occidentale verso la Russia ha portato ad approvare sanzioni anche contro il francese Xavier Moreau, fondatore del sito Stratpol e additato, al pari di Baud, in quanto sostenitore delle posizioni russe. E verso l'ex vice sceriffo della Florida John Mark Dougan, "fuggito in Russia nel 2016pubblicamente accusato di partecipare da Mosca a operazioni digitali di informazione filocremlino, gestendo la rete di siti di notizie false CopyCop e sostenendo le attività di Storm-1516. I siti web non autentici imitano testate giornalistiche legittime e diffondono notizie inventate e contenuti deepfake generati dall’intelligenza artificiale".

La censura europea però non si ferma qui e colpisce anche cittadini russi come Andrey Andreievich Sushentsov, direttore dell'Istituto per Studi Internazionali dell'Università di relazioni internazionali di Mosca; Dmitry Vyacheslavovich SuslovFyodor Aleksandrovich LukyanovIvan Nikolaevich Timofeev, il giornalista Andrey Georgievich BystritsktiVladislav Yevgenevich BorovkovDenis Igorevich DenisenkoDmitry Iurevich Goloshubov Diana Vitaliivna Panchenko. Oltre a loro, alla lista del biasimo europeo si aggiungono anche il Movimento russofilo internazionale, la cui accusa è quella di aver diffuso "narrazioni destabilizzanti" dal momento che - recita il comunicato Ue - in molti congressi del Movimenti ha parlato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Il Movimento, in buona sostanza, sarebbe per la Kallas una "copertura" dietro cui si nasconde l'ideologo russo Aleksandr DuginKonstantin Malofeev, tra i big dei media.

Ultima stilettata europea è infine indirizzata al 142° Battaglione di Guerra Elettronica Separato con sede a Kaliningrad che, in quanto "responsabile della sicurezza della regione", ha disturbato "la navigazione e le comunicazioni radio nemiche", interrompendo - a proposito di guerra ibrida - il "segnale GPS" in diversi stati membri dell'UE, come i "Paesi Baltici".

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