26 Dicembre 2025
Trump, Putin, Zelensky, fonte: Wikipedia
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è pronto a rincontrare Volodymyr Zelensky presso la sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Il bilaterale, secondo quanto comunicato da un alto funzionario ucraino citato da Axios, sarebbe fissato per domenica 28 Dicembre e rappresenterebbe il punto di "svolta" di "progressi significativi" in materia di negoziati diplomatici.
La notizia è arrivata questa mattina, 26 Dicembre, mentre la guerra sul fronte ucraino procede e ieri, giorno di Natale, sarebbero morte almeno 3 persone, con ferimento di oltre 13 civili, nelle regioni sud-orientali di Zaporizhzhia, Donetsk e Kherson. Secondo quanto comunicato dal giornalista Axios Barak Ravid citando alte fonti, il prossimo incontro tra il tycoon e Zelensky per fare il "punto della situazione" è previsto tra due giorni in Florida. La notizia è stata salutata dai vertici ucraini come un evento importante alla luce di "progressi significativi nei negoziati sul piano di pace" di Trump.
E dopotutto lo stesso Zelensky ha rassicurato sulle possibilità che "molto possa essere deciso prima del nuovo anno". Intanto però i nodi al pettine sono sempre gli stessi: le garanzie di sicurezza per l'Ucraina - su cui gli Usa si sono detti favorevoli a clausole simil-Articolo 5 della Nato -, ma soprattutto la questione territoriale e gli obblighi legali della Russia. Nelle ultime 24 ore Zelensky ha tenuto una lunga telefonata con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner, approfondendo "formati, incontri e tempistiche". L'esito della conversazione a tre è stata: "Abbiamo alcune nuove idee", sebbene non sia ancora chiaro quali siano e se, eventualmente, realizzabili. Dal canto suo, la Russia resta ferma sulle sue posizioni: la cessione di tutto il territorio del Donbass, Crimea inclusa, rimane l'anticamera obbligatoria a qualunque fine del conflitto.
Novità arrivano anche a proposito dell'uso della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo quanto riportato da testate russe, per lo zar è in fase di discussione la gestione congiunta tra Mosca e Washington della centrale, con estromissione dell'Ucraina. La parte americana infatti, sarebbe interessata a stabilire attività minerarie presso la centrale stessa, per quanto non si escluda la parallela fornitura di energia elettrica all’Ucraina. Intanto ieri, 25 Dicembre, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha annunciato: "La Russia è pronta a firmare un patto di non aggressione reciproca con la Nato", formalizzando tale impegno con documenti giuridicamente vincolanti, come già in precedenza anticipato da Putin e Lavrov.
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