09 Dicembre 2025
(fonte: ISW)
Costringere il presidente ucraino Zelensky a rinunciare definitivamente alle regioni comprese tra il Luhansk e la Crimea - la cintura territoriale a sud-est dell'Ucraina - cedendole a Mosca quale condizione indefettibile per la pace. Sarebbero queste le condizioni alla base dell'accordo segreto stipulato tra Stati Uniti e Russia per cercare di porre fine ad un conflitto lungo oltre tre anni.
La pubblicazione, a fine novembre della proposta di pace avanzata dall'amministrazione Trump in merito al fronte russo-ucraino, già ha svelato in più punti la tendenza Usa a favorire la Russia nella "riconquista" di territori ucraini. Secondo quel patto infatti - poi modificato, ritrattato e ridotto in 20 punti -, la Russia confermava il suo pieno controllo del Donbass (formato dalle regioni di Luhansk e Donetsk), con successiva cristallizzazione delle conquiste di Zaporizhzhia e Kherson, finanche di Crimea.
Si può dire, così come molto prima anticipato dal Giornale d'Italia, che per il raggiungimento della pace tra Kiev e Mosca l'unica possibilità contempla la realizzazione di una "soluzione coreana" nella quale l'Ucraina venga di fatto scissa in due. A sud, sul cordone territoriale Luhansk-Donetsk-Zaporizhzhia-Kherson-Crimea la presenza russa, con l'istituzione di una cintura cuscinetto demilitarizzata che dalla città nord-orientale di Kharkiv corra fino a Donetsk. Le sorti, per così dire, della pace tra russi e ucraini starebbero, ancora una volta, nelle mani degli americani.
Tutto ciò mentre da un lato, il presidente ucraino difende la sovranità del Paese rifiutando di cedere territori; e dall'altro, Putin rivendica l'appartenenza russa del Donbass a "fatti storici". Il controllo russo nella "cintura fortezza" a sud-est dell'Ucraina si è rafforzato dopo che l'esercito di Mosca è riuscito a conquistare la città strategica di Krasnoarmeysk. Ma mentre però, da sud, i russi spingono verso nord; da nord Mosca ha trovato un'apertura sulla città di Kupyansk, e l'obiettivo è quello di istituire una zona cuscinetto a ridosso di Kharkiv, entrando nel suo raggio d'artiglieria.
Tuttavia, negli accordi segreti Usa-Russia non vi sarebbe solo il pressing su Zelensky per una ridefinizione dei confini ucraini. Sul tavolo vi sarebbero anche interessi economico-commerciali tra le parti. Ovvero: da un lato gli Usa che "agevolano" Mosca nel riappropriarsi di territori che considerano "storicamente" loro; dall'altro la Russia che a sua volta "agevolerebbe" investitori americani rispetto a soggetti europei. Sul piatto però vi sarebbe accesso ad importanti risorse, progetti congiunti tra Washington e Mosca circa energia e terre rare, utilizzo di asset russi congelati. E, non da meno, il possibile ruolo statunitense nella ricostruzione dell'Ucraina. Per Trump dunque la risoluzione del conflitto significa molto di più: significa lasciare potenzialmente spazio ad una soluzione "business first".
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