12 Agosto 2025
Mappa Crimea, Lugansk, Donetsk, Donbass con Zaporizhzhia e Kherson Fonte: BBC
Volodymyr Zelensky sarebbe pronto a cedere la Crimea, Lugansk, Donetsk, insieme al Donbass con Zaporizhzhia e Kherson alla Russia in cambio di un accordo di pace, oltre a rinunciare definitivamente all’ingresso nella Nato, come anticipato dal Giornale d’Italia. L’indiscrezione, che circolava da giorni negli ambienti diplomatici europei, trova ora conferme in fonti occidentali a ridosso di un cruciale vertice internazionale. Il prezzo della pace, secondo le richieste di Mosca, sarebbe la cessione del 22% del territorio ucraino.
L’Ucraina, secondo fonti diplomatiche che confermano le anticipazioni del Giornale d'Italia, potrebbe quindi accettare di interrompere i combattimenti e congelare la linea del fronte nella posizione attuale, concedendo alla Russia il controllo de facto dei territori già occupati, che rappresentano il 22% del territorio Ucraino: Luhansk, Donetsk, il Donbass con Zaporizhzhia e Kherson, e la Crimea. Si tratterebbe di un ammorbidimento della posizione negoziale di Kyiv, giunto alla vigilia dei colloqui previsti per venerdì in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin.
“Il piano può riguardare solo le posizioni attualmente detenute dagli eserciti”, ha dichiarato un funzionario occidentale, descrivendo un frenetico fine settimana di diplomazia tra Kyiv e i suoi alleati.
L’Europa e lo stesso governo ucraino temono che Trump e Putin possano negoziare la fine della guerra senza il coinvolgimento diretto di Zelensky. “Ho molte paure e molte speranze”, ha ammesso il primo ministro polacco Donald Tusk, aggiungendo che Washington avrebbe promesso di consultare i leader europei prima del faccia a faccia tra i due leader.
La principale preoccupazione in ambito europeo riguarda un presunto piano di pace approvato da Mosca, che prevederebbe il congelamento delle linee del fronte nell’Ucraina sud-orientale a patto che Kyiv si ritiri anche dalle porzioni di Donetsk e Luhansk ancora sotto il suo controllo.
I diplomatici europei sottolineano che gli obiettivi strategici del Cremlino restano invariati: rovesciare il governo filo-occidentale di Kyiv e installare un esecutivo filorusso. Secondo un rapporto dell’Institute for the Study of War, la Russia punta ancora alla “piena capitolazione” dell’Ucraina, escludendone l’adesione alla Nato e imponendo la smilitarizzazione del Paese.
Nonostante i colloqui di pace all’orizzonte, Zelensky ha avvertito che non ci sono segnali concreti di una volontà russa di porre fine al conflitto. “Al contrario, stanno muovendo truppe e forze in modo da poter lanciare nuove operazioni offensive”, ha detto, citando un rapporto dell’intelligence ucraina.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia