24 Novembre 2025
La vicenda Epstein è un buco nero che inghiotte ogni logica e rutta solo paranoia, soldi e compromessi marci. Cammini dentro il suo dossier come in un corridoio d’hotel di Las Vegas all’alba, dove gli specchi mentono e la moquette suda.
Le isole private, gli aerei, i nomi altisonanti: tutto vibra come un neon difettoso sopra il tavolo di un interrogatorio che nessuno vuole davvero completare. È il capitalismo della carne, l’alta finanza della corruzione morale, una fiera dove l’ingresso è riservato a chi può permettersi di non essere visto.
E in questo caos tossico, mi chiedo — puro esercizio immaginario, senza che lui abbia mai detto una parola in merito — cosa potrebbe pensare Rocco Siffredi, artigiano dichiarato del sesso consenziente e registrato, uno che della trasparenza del desiderio ha fatto un mestiere.
Forse scuoterebbe la testa, chiedendosi come diavolo si possa pervertire un atto naturale fino a trasformarlo in una catena di sfruttamento e ombre. Forse riderebbe amaro, ricordando che quando il potere entra in camera, spesso è l’etica a uscire dalla finestra.
Io sogno ancora di intervistarlo, un giorno: seduti al tavolo di un bar troppo rumoroso, due caffè che tremano mentre fuori il mondo continua a fare finta di non vedere l’abisso che ha creato.
Di Aldo Luigi Mancusi
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia