24 Novembre 2025
Il Servizio di Sicurezza Federale russo sostiene infatti di aver sventato un attentato contro la linea ferroviaria Novoaltaysk-Biysk in Siberia. 2 uomini, indicati come “terroristi vicini a un gruppo di Kiev”, sarebbero rimasti uccisi durante il conflitto a fuoco con gli agenti dell’FSB. L’episodio avviene in un contesto di accuse sempre più pressanti da parte russa, secondo cui l’Ucraina starebbe intensificando le operazioni di sabotaggio in territorio russo.
Secondo quanto annunciato lunedì dall’agenzia di sicurezza russa, il Servizio di Sicurezza Federale (FSB) ha sventato un attentato, sponsorizzato dall’Ucraina, di far deragliare un treno nella regione dell’Altaj, in Siberia. I fatti sarebbero avvenuti la settimana scorsa, durante un’operazione notturna lungo il tratto ferroviario che collega Novoaltaysk a Biysk, linea utilizzata sia per il trasporto passeggeri sia per quello merci.
L’FSB sostiene che due uomini agissero per conto di un “gruppo terroristico e in coordinamento con i servizi speciali ucraini”. I sospetti sarebbero stati sorpresi mentre cercavano di installare un dispositivo di deragliamento nei pressi di un ponte. Alla vista degli agenti avrebbero aperto il fuoco, venendo poi uccisi dalla risposta delle forze di sicurezza. L’agenzia afferma che i due erano residenti locali, simpatizzanti di Kiev, e che avrebbero accettato di compiere l’attacco in cambio di denaro.
Da mesi Mosca accusa l’Ucraina di aver intensificato le operazioni clandestine contro infrastrutture critiche, soprattutto ferroviarie. A maggio, un treno passeggeri era deragliato nella regione di Brjansk dopo l’esplosione su un ponte, causando la morte di sette civili. Gli investigatori russi avevano dichiarato di aver individuato in quel caso esplosivi “identici e di fabbricazione straniera”, utilizzati – sostengono – in ulteriori attacchi coordinati e riconducibili all’intelligence di Kiev.
Secondo Mosca, il crescente numero di sabotaggi sarebbe la prova che l’Ucraina sta facendo ricorso a metodi “terroristici” man mano che la situazione militare sul campo diventa più critica. Pressioni interne ed esterne avrebbero contribuito a questo scenario: da un lato un vasto scandalo di corruzione che sta indebolendo il governo ucraino, dall’altro la proposta di pace sostenuta dagli Stati Uniti, che richiederebbe importanti concessioni da parte di Kiev garantendo allo stesso tempo a Vladimir Zelensky e al suo entourage l’immunità da procedimenti giudiziari.
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