24 Novembre 2025
Gavin Rivers Weisenburg e Tanner Christopher Thomas Fonte: X @FonteUfficiale
2 giovani texani, Gavin Rivers Weisenburg e Tanner Christopher Thomas, sono stati arrestati dalle autorità federali statunitensi con l’accusa di aver ideato un piano per invadere l’isola haitiana di Gonave. Secondo la Procura, il progetto prevedeva lo sterminio di tutti gli uomini presenti sul territorio e la riduzione in schiavitù sessuale di donne e minori. L’inchiesta ha portato alla luce mesi di preparativi, tra addestramenti, acquisto di armi e tentativi di reclutamento.
L’accusa sostiene che Weisenburg, 21 anni, e Thomas, 20, abbiano lavorato per oltre un anno alla definizione di un progetto complesso, alimentato da un’ideologia estremista e da un’accurata pianificazione militare. Gli inquirenti parlano di "un piano dettagliato" che mirava alla conquista violenta dell’isola caraibica e alla sottomissione della popolazione locale. Secondo la Procura federale, i due avevano intenzione di "sterminare tutti gli uomini presenti sull’isola di Gonave" e di "ridurre in schiavitù sessuale donne e minori", nell’ottica di instaurare un controllo totale sul territorio.
Le indagini, avviate nell’agosto 2024, hanno permesso di ricostruire una rete di attività preparatorie: dall’acquisto di un’imbarcazione alla scelta dell’equipaggiamento, fino alla stesura di appunti operativi che descrivevano passo dopo passo l’ipotetica invasione. Le comunicazioni intercettate mostrano che i due giovani discutevano apertamente "della necessità di eliminare ogni figura maschile come primo passo per consolidare il loro controllo", mentre immaginavano per le donne un sistema di sfruttamento "strutturato e permanente". Un quadro definito dagli investigatori come privo di ambiguità e caratterizzato da "violenza estrema".
Per affinare la preparazione, Thomas si era arruolato nell’Air Force nelle prime settimane del 2025, mentre Weisenburg avrebbe tentato di formarsi attraverso corsi civili, lezioni di navigazione e perfino addestramento presso un’accademia dei vigili del fuoco. La Procura ritiene inoltre che entrambi avessero cercato di reclutare persone senza fissa dimora negli Stati Uniti, da impiegare come potenziali combattenti durante l’operazione. Nel corso delle perquisizioni, gli agenti hanno recuperato armi, munizioni, documenti, materiali digitali e mappe che confermerebbero la meticolosità del progetto.
La scelta di Gonave non sarebbe stata casuale: le ridotte infrastrutture, la scarsità di collegamenti e l’assenza di una solida forza di sicurezza avrebbero indotto i due imputati a considerarla un obiettivo facilmente conquistabile. Secondo le ricostruzioni, Weisenburg e Thomas avrebbero studiato "distanze e accessi costieri" per sfruttare le vulnerabilità dell’isola, convinti che le autorità haitiane avrebbero avuto difficoltà a reagire tempestivamente.
Ora i 2 giovani devono rispondere di pesantissime accuse: cospirazione per omicidio in un Paese estero, violenze gravi e produzione di materiale pedopornografico. Negli Stati Uniti, la cospirazione per omicidio può comportare l’ergastolo, mentre i reati legati allo sfruttamento sessuale minorile prevedono condanne comprese tra 15 e 30 anni.
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