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Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, l'ucraino Kuznietsov arrestato in Italia sarà estradato in Germania, ok dalla Cassazione

Dopo settimane di battaglia legale è arrivato l'ok definitivo dai giudici della Suprema Corte

20 Novembre 2025

Attentato gasdotto Nord Stream 1 e 2, estradato in Germania l'ucraino Kuznietsov, Corte d'Appello di Bologna: "Fu sabotaggio, non atto di guerra"

Serhii Kuznietsov, fonte: Facebook, @Giuseppe Bottazzi

L'ucraino Serhii Kuznietsov, accusato del sabotaggio ai danni del gasdotto Nord Stream 1 e 2, sarà estradato in Germania. Il 49enne ex capitano delle milizie ucraine ed ex membro dei servizi segreti Sbu, era stato arrestato in Italia lo scorso agosto in provincia di Rimini, dopo un mandato di cattura europeo disposto da Berlino. Kuznietsov era arrivato in Riviera il 18 agosto, lo stesso giorno in cui la Corte federale tedesca ha emesso il mandato di arresto europeo. Adesso, dopo settimane di battaglia legale, è arrivato l'ok definitivo della Cassazione.

Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, l'ucraino Kuznietsov arrestato in Italia sarà estradato in Germania, ok dalla Cassazione

La Cassazione ha respinto il ricorso contro la pronuncia della Corte d'Appello di Bologna, ragion per cui Kuznietsov dovrà essere estradato in Germania e rispondere dell'accusa di sabotaggio ai gasdotti nel settembre 2022. Le autorità germaniche agiranno direttamente nella fase di processo di merito, e l'accesso al fascicolo "sino ad oggi sistematicamente negato" secondo la difesa, sarà garantito con la celebrazione dell'udienza in Germania.

Kuznietsov non è ovviamente il solo ad essere accusato di aver partecipato all'attentato contro i gasdotti, un vero e proprio atto di sabotaggio contro un'infrastruttura europea. Le autorità tedesche hanno emesso diversi mandati di cattura europei, e nelle scorse settimane è stato arrestato un altro possibile membro dell'equipaggio, vale a dire Volodymyr Zhuravlov, anch'esso ucraino, arrestato a Pruszkow. Varsavia si è finora opposta ad ogni tentativo di estradizione.

La replica della difesa

Così Nicola Canestrini, legale di Kuznietsov: "La battaglia per i diritti e per il diritto è tutt’altro che conclusa: proseguirà in Germania. Per quanto grande sia la delusione confido nella assoluzione a seguito del processo nel merito che si terrà in Germania. La giustizia è un sentiero tortuoso, il risultato di un lavoro continuo, non un miracolo che si autoavvera".

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