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Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, Polonia nega estradizione in Germania dell’ucraino arrestato a Pruszkow, Tusk: “Caso chiuso”

La Polonia nega l'estradizione in Germania di Volodymyr Zhuravlov, accusato di aver posizionato le cariche esplosive che danneggiarono il gasdotto Nord Stream 1 e 2

18 Ottobre 2025

Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, Polonia nega estradizione in Germania dell’ucraino arrestato a Pruszkow, Tusk: “Caso chiuso”

Volodymyr Zhuravlov, fonte: Facebook, @Roberto Cocc

Anche la Polonia dopo l'Italia nega l'estradizione in Germania dell'ucraino arrestato a Pruszkow in merito al sabotaggio al gasdotto Nord Stream 1 e 2. Un tribunale polacco si è infatti opposto, disponendo anche la liberazione immediata di Volodymyr Zhuravlov, sommozzatore arrestato a settembre in Polonia su un mandato di arresto emesso nel 2024 dalla Germania. Zhuravlov è considerato come colui che ha piazzato gli esplosivi che hanno danneggiato tre delle quattro condotte nel Mar Baltico, un vero e proprio attentato ad un'infrastruttura europea, su cui la Germania ha voluto vederci chiaro con l'apertura di un'inchiesta, e poi con i mandati d'arresto relativi ai responsabili. È possibile che venga presentato un appello contro la decisione.

Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, Polonia nega estradizione in Germania dell’ucraino arrestato a Pruszkow

La Polonia nega l'estradizione in Germania di Volodymyr Zhuravlov, accusato di aver posizionato le cariche esplosive che danneggiarono il gasdotto Nord Stream 1 e 2. Varsavia ha seguito l'esempio dell'Italia, che pochi giorni fa ha detto "no" all'estradizione di Serhii Kuznietsov, arrestato in provincia di Rimini lo scorso agosto mentre si trovava in vacanza con la famiglia.

Per la Cassazione ci sarebbe un errore nella qualificazione giuridica, che "aveva comportato una lesione del diritto del mio assistito a partecipare effettivamente al proprio processo, in violazione dei principi del giusto processo sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dal diritto dell’Unione europea".

I giudici polacchi sostengono invece che non ci siano abbastanza informazioni sulla responsabilità del sommozzatore, ed hanno valutato soltanto la domanda di estradizione e non l’eventuale responsabilità dell’uomo. Tuttavia, il nome di Zhuravlov è sotto la lente dell'attenzione da più di un anno, ovvero da quando è stato emesso il mandato di cattura.

Un assist di Varsavia all'Ucraina, che sin dall'inizio della guerra ha sostenuto Kiev economicamente e militarmente, acuendo di fatto il conflitto con la Russia.

Il premier polacco Tusk era già stato chiaro sulla questione, opponendosi alla richiesta di estradizione: "Non è certamente nell'interesse della Polonia consegnare questo cittadino a un paese straniero". Dopo la decisione del tribunale polacco, ha commentato su X con un laconico: "Il caso è chiuso".

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